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Nuova inchiesta sui rifiuti, il Noe all’ex stir di Battipaglia Primo piano Provincia e Regione 

Nuova inchiesta sui rifiuti, il Noe all’ex stir di Battipaglia

La magistratura napoletana accende i riflettori sull’ex stir. Prende piede dal capoluogo campano l’ultima inchiesta sul ciclo regionale dei rifiuti: i procuratori partenopei vogliono far luce sugli impianti di compostaggio mai cantierizzati e sul “Piano dei rifiuti” fermo al palo. Di mezzo ci sono il maxi-impianto di Battipaglia e tutti gli altri stir campani.

L’inchiesta. È per questo che, di martedì, al sito di trattamento meccanico biologico dei rifiuti (tmb) di Battipaglia, arrivano in borghese i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Salerno, guidati dal maggiore Giuseppe Capoluongo : i colleghi partenopei, che affiancano la Procura della Repubblica di Napoli, titolare dell’inchiesta, hanno chiesto loro di ispezionare gli stabilimenti del salernitano e dell’Irpinia. I militari parlano con Vincenzo Apicella , responsabile dell’ex stir di Battipaglia, interrogandolo sulla mancata cantierizzazione dei lavori per la realizzazione dell’impianto di compostaggio, che la Monsud di Avellino, in cambio di 7,4 milioni, si è aggiudicata a novembre 2017: 14 mesi fa. Il capo-impianto mostra i capannoni pieni zeppi di frazione umida trattata aerobicamente: è lì che le gru dovrebbero mettersi all’opera, ma prima bisogna portare via il rifiuto biostabilizzato. Fonte: La Città di Salerno

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