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Nunzia uccisa dal marito: «Il suo sacrificio va ricordato» Cronaca Primo piano 

Nunzia uccisa dal marito: «Il suo sacrificio va ricordato»

Il 22 gennaio dello scorso anno la vita della famiglia Maiorano si è spezzata. Con quaranta coltellate Salvatore Siani portava via per sempre il sorriso della loro cara Nunzia. Un omicidio straziante dopo un lungo calvario di violenza e sofferenza che i parenti della giovane madre di tre figli non vogliono che vada dimenticato. «Il sacrificio di Nunzia deve essere ricordato – spiegano i familiari – per evitare che tragedie simili si ripetino». A pochi giorni dal primo anniversario di Nunzia, la famiglia ha scritto una lettera accorata: una sorta di invito a partecipare ad una serie di eventi in memoria della loro cara.

Tre momenti da vivere il pomeriggio del 22 gennaio perché nonostante lo strazio e il dolore, la loro volontà e di far cadere le tenebre sulla vicenda di Nunzia. La mattina del 22 gennaio scorso Nunzia stava preparando il latte al figlio più piccolo di appena 5 anni quando il marito la colpi alle spalle: la prima delle quaranta coltellate. Poi sempre davanti agli occhi atterriti del piccolo la riempi di botte e calci al volto, le strappo i capelli ed infine l’accoltellò ripetutamente. A nulla valse il tentativo della madre di Nunzia – che abitava al piano superiore – di salvarla. La donna mori poco dopo in ospedale.

Nel luglio scorso il marito, Salvatore Siani, è stato condannato con il rito abbreviato a trent’anni di carcere. La famiglia Maiorano si è stretta intorno ai tre figli che portano inevitabilmente i segni di questa tragedia. In occasione del primo anniversario hanno organizzare un pomeriggio in sua memoria. Fonte: Il Mattino

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