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Nonna uccisa a Capaccio, liceale scarcerata e rinchiusa in comunità. “Non è incinta” Cronaca Primo piano Provincia Provincia e Regione 

Nonna uccisa a Capaccio, liceale scarcerata e rinchiusa in comunità. “Non è incinta”

Si è tenuto questa mattina, presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni il Largo San Tommaso d’aquino a Salerno, l’interrogatorio di garanzia della 16enne accusata dell’omicidio della nonna, la 76enne Ermenegilda Candreva, durato oltre due ore. Il legale difensore, l’avv. Antonello Natale, è arrivato alle ore 9 in aula con i genitori della ragazzina, varcando velocemente l’ingresso principale senza rilasciare interviste ai numerosi media presenti: la minorenne, riporta Stiletv, è entrata da una porta secondaria accompagnata dalle forze dell’ordine.  Davanti agli inquirenti ha reso spontanee dichiarazioni, come preannunciato dall’avv. Natale, il quale poi, al termine del colloquio, all’uscita dal Tribunale ha dichiarato: “La mia assistita ha chiarito ogni aspetto, poiché si tratta di una ragazza che non ha compiuto ancora 17 anni, il giudice si è riservato e vorrei attendere l’esito del provvedimento. Le dichiarazioni che lei ha reso sono soddisfacenti rispetto alla ricostruzione e laddove ci fosse una rispondenza tra la ricostruzione fatta e le indagini scientifiche, avremo la coincidenza di una verità storica con una verità processuale. Più di questo non posso dire”.

Contestualmente, il legale ha “smentito categoricamente” la notizia di una presunta gravidanza dell’indagata, che dunque non è incinta. All’esito delle dichiarazioni rese, la 16enne è stata rimessa in libertà e lascia il carcere minorile di Nisida per essere collocata in una comunità tutelare in una località segreta.

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