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Nocera Inferiore, Domani il Consiglio comunale sulla programmazione e il bilancio preventivo 2022-2024.  De Martino e Marro: “Questo comune vuole compromettere il futuro governo della città. Una legittima indecenza”. Provincia Provincia e Regione 

Nocera Inferiore, Domani il Consiglio comunale sulla programmazione e il bilancio preventivo 2022-2024.  De Martino e Marro: “Questo comune vuole compromettere il futuro governo della città. Una legittima indecenza”.

  Convocato per domani alle 10 il Consiglio comunale di Nocera Inferiore per approvare il Documento di Programmazione 22/24 e il Bilancio preventivo 22/24. A contestarlo i candidati De Martino Alfonso e Marro Bianca, della lista “Uniti per il Futuro” in appoggio al candidato sindaco Romano. “E’ una cosa mai vista – dicono – una scorrettezza totale a danno degli elettori e della loro volontà di cambiare”. “Con l’inizio del periodo pre elettorale, ovvero poche ore dopo – spiegano – il Consiglio in sostanza non sarà più in carica, limitato solo ad atti improrogabili e straordinari. E che fa questa maggioranza allo scadere dei suoi giorni? Vuole far approvare atti che impegnerebbero la prossima amministrazione per due anni e mezzo. Siamo oltre l’arroganza”. “Negli ultimi tempi – aggiungono – stiamo vedendo una corsa forsennata e un po’ grottesca da parte del sindaco uscente e della sua maggioranza, a partire dal candidato sindaco De Maio, per portarsi a casa quante più cose possibili e condizionare al massimo l’amministrazione futura. Prima il concorso per il dirigente tecnico, da chiudere assolutamente prima delle elezioni. Poi i piani pluriennali del verde e quello del traffico, rimasti nei cassetti per dieci anni. Ora addirittura approveranno all’ultimo secondo i documenti di programmazione e di bilancio preventivo per i prossimi due anni e mezzo. Questo significa due cose. La prima è il disprezzo per gli elettori, perché viene annullata l’efficacia del voto. La seconda è la consapevolezza che hanno questi signori di dover andare via, e allora vorrebbero bloccare la possibilità di movimento di chi, scelto dai cittadini, verrà dopo di loro”. “Vedremo – concludono – quali consiglieri si presteranno a questa operazione, che ci sentiamo di definire una legittima indecenza. Definirla antidemocratica è troppo poco. Perché la democrazia è rispettare il diritto del popolo a cambiare, non permettere a chi è al potere di imporsi anche a tempo scaduto”.

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