You are here
Neonata morta a Roccapiemonte, ecco i nomi dei fermati Cronaca Primo piano 

Neonata morta a Roccapiemonte, ecco i nomi dei fermati

Il corpicino avvolto nel lenzuolo bianco, che sarebbe stato lanciato nudo e ancora vivo dal balcone di casa, di via Roma, dove erano ben visibili le macchie e gli indumenti pregni di sangue frutto di un parto recente. Fin qui la ricostruzione dei carabinieri, coordinati dal pm Roberto Lenza della Procura di Nocera Inferiore, sul ritrovamento mercoledì sera a Roccapiemonte del cadavere di una bimba appena nata e con ancora il cordone ombelicale attaccato. Per gli inquirenti è omicidio volontario e a commetterlo in concorso tra loro sono stati Massimo Tufano 47enne scafatese di professione agente pubblicitario e la compagna Margherita Galasso 42enne con problemi psichici che da tempo non sarebbe uscita di casa. Lui è rinchiuso in carcere a Fuorni e non ha risposto alle domande degli inquirenti, lei è piantonata nel reparto di Ginecologia all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore a causa di un’emorragia causata dal parto che sarebbe stato prematuro. Non rischia la vita. Entrambi hanno un altro figlio, di 17 anni, che vive con il padre e insieme sarebbero stati in casa mercoledì sera al momento della tragedia. Sarà l’interrogatorio davanti al gip nocerino, che dovrà convalidare il fermo giudiziario dell’uomo, a sciogliere una serie di dubbi: a cominciare dal motivo per cui l’uomo non abbia fermato il gesto della donna (sarebbe stata lei a lanciare la piccola dal balcone) che avrebbe afferrato la neonata e scaraventata dal secondo piano. E ancora. Gesto premeditato? Oppure un parto improvviso e la mamma, assalita dal terrore, è andata sul balcone e ha lanciato nel vuoto il piccolo? Il gesto è stato dettato da un momento di depressione della donna? Nella sua crudeltà, con quale speranza la coppia pensava di farla franca? E sempre Tufano dovrebbe argomentare il magistrato sulle reali condizioni fisiche della compagna e i motivi che l’avrebbero spinto a vivere lontano da lei aldilà dello stato psichico della donna. A trovare il corpicino sotto una siepe è stata una coppia che vive in zona. E’ stato ricoperto in un secondo momento da un’altra persona che abita nel palazzo con un lenzuolino di colore bianco. Ancora non è chiaro cosa realmente sia accaduto e l’autopsia (dovrebbe essere effettuata oggi dal medico legale Consalvo) fornirà ulteriori elementi sulla dinamica che ha portato alla morte del neonato ritrovato con una ferita sulla fronte, molte probabilmente dovuta al lancio dal balcone. Dal primo esame esterno effettuato, la bambina sarebbe stata viva prima di essere gettata dal balcone. Nel frattempo, il sindaco di Roccapiemonte ha dichiarato le bandiere a mezz’asta e quando ci saranno i funerali ci sarà lutto cittadino.

scritto da 







Related posts