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Neonata gettata dal balcone, il padre non sapeva della gravidanza della compagna Primo piano Provincia e Regione 

Neonata gettata dal balcone, il padre non sapeva della gravidanza della compagna

Rimesso in libertà dal Gip Luigi Levita del Tribunale di Nocera Inferiore Massimo Tufano, il 47enne di Scafati e papà della neonata trovata morta in un aiuola in un parco residenziale a Roccapiemonte la sera del 2 settembre. Mancanza di gravità indiziaria, le motivazioni. Assistito dagli avvocati Michele Tedesco e Antonio Lauro, si è difeso affermando di non essere lui l’autore dell’omicidio e che quella sera si sarebbe accorto di quanto accaduto solo dopo aver visto le macchie di sangue a terra. Su di lui «non si connotano di pluralità e concordanza», lasciando pensare che lo stesso non sapesse della gravidanza della moglie e di quello che la donna avrebbe fatto alla neonata. Le accuse della procura ora si concentrano sulla madre della piccola che resta piantonata nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Resta agli arresti quindi Margherita Galasso, ancora piantonata in ospedale e in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario. Appena le condizioni fisiche lo permetteranno sarà trasferita in carcere a Fuorni. La donna, sentita ieri mattina dal gip Levita, non ha risposto alle domande. Per entrambi il pm Roberto Lenza aveva chiesto il carcere. L’esame autoptico effettuato dal medico legale Consalvo avrebbe confermato i sospetti della Procura di Nocera Inferiore: la bimba era ancora viva dopo il parto e sarebbe morta dopo essere stata lanciata dal balcone. Secondo gli investigatori, dopo l’interrogatorio convincente del compagno, a gettare la piccola sarebbe stata proprio la madre, ipotesi che hanno trovato conferma durante l’interrogatorio di garanzia di ieri. Le indagini effettuate dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, guidati dal maggiore Alessandro Cisternino hanno condotto quasi subito alla coppia, residente nel condominio sotto il quale è stato rinvenuto il corpicino della neonata. L’agghiacciante scoperta era stata fatta intorno alle 18 di mercoledì da un residente che, mentre si recava a prendere l’auto in garage, aveva notato il cadavere, nudo, in un’aiuola sotto una siepe. Da un primo esame esterno era già emersa la presenza di una ferita alla testa. Nell’appartamento poi, i militari avevano rinvenuto elementi che hanno permesso di appurare con certezza l’avvenuto parto. Gli inquirenti hanno scavato anche nel passato dei due appurando che la donna aveva avuto problematiche di salute pregresse. Per ora è lei la maggiore indiziata

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