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Mondiale femminile: L’Italia sfida la Giamaica, nazionale rinata grazie alla figlia di Bob Marley Calcio Nazionale Sport 

Mondiale femminile: L’Italia sfida la Giamaica, nazionale rinata grazie alla figlia di Bob Marley

L’Italia felice di aver fatto scattare la scintilla al grande pubblico, che ha scoperto l’altra metà del pallone, guarda al mondiale di Francia 2019 con il cuore, ma anche con la testa. Dopo il colpo con l’Australia nella partita d’esordio, il secondo match del torneo iridato mette sul piatto la sfida con la Giamaica, nazionale che ha trovato nella figlia di Bob Marley il suo primo sponsor, certo meno temibile sulla carta delle Matildas ma proprio per questo da temere. Lo dice chiaramente la ct Milena Bertolini, usa la parola “felici” raccontando lo stato d’animo delle sue azzurre dopo quell’amore ricevuto per la piccola grande impresa al debutto, mettendo in guardia però dalle insidie che un torneo così impegnativo può sempre regalare. “Le ragazze hanno assorbito tutti gli aspetti positivi di quanto è successo e sono felici – sottolinea l’allenatrice della nazionale -, ma l’obiettivo nostro è passare il turno e quindi sono tutte molto concentrate. Tutto quello che è successo ci ha reso contente, però sappiamo bene che quella che ci aspetta come sempre è la partita più difficile. Per tanti motivi: non ultimo il fatto che la Giamaica non ha il blasone dell’Australia, è in quarta fascia e può trarre in inganno”. Quanto a chi scenderà in campo la ct dice “ho le idee abbastanza chiare ma valuterò meglio nelle prossime ore. La Giamaica la consociamo poco, faccio fatica a immaginare che cambiamenti possa attuare in termini di giocatrici o modulo. Ma partiamo sempre da noi. Difficilmente faccio calcoli, in generale è difficile farlo nel calcio femminile, fa differenza la fisicità”. Il motto della allenatrice azzurra non cambia: “Dirò di restare umili, non di essere remissive ma di avere capacità di capire le situazioni. In questi due anni hanno fatto bene così. Tutti siamo consci che la Giamaica non è da sottovalutare, bisognerà capire a livello inconscio cosa succederà. Io? vista tutta gavetta che ho fatto, dopo 30 anni poter dire di essere l’allenatrice della Nazionale e di partecipare a un Mondiale è il massimo della soddisfazione. Ci auguriamo che arrivino risultati”. Prudente anche la capitana, Sara Gama: “Non guardiano indietro, ma avanti. La Giamaica non va assolutamente sottovalutata, non c’è pericolo perché siamo consce di dove siamo e sappiamo che dovremo far valere tutta la nostra sapienza tecnico tattica se vogliamo avere la meglio. Quello con la Giamaica è un match fondamentale per il passaggio del turno, può essere uno step molto importante”.  Intanto l’affetto a questa nazionale continua ad arrivare: al presidente della Camera, Roberto Fico, in occasione di un’amichevole nel carcere romano di Rebibbia, le detenute che hanno formato una squadra di calcio (Atletico Diritti) hanno consegnato una lettera per le azzurre. “Facciamo un tifo sfegatato per voi, siete ragazze fortissime” scrivono invitando la Nazionale per una partita con loro. “Vi aspettiamo qui, sarebbe bellissimo”. Intanto l’Italia è pronta per il secondo step mondiale: la passione sta crescendo, e l’asticella adesso si alza.

 

 

fonte Ansa

mm

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