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Malati dimenticati dal Piano di Zona a Eboli Cronaca Provincia e Regione 

Malati dimenticati dal Piano di Zona a Eboli

Dimenticati dal Piano di Zona, abbandonati dalle istituzioni. In un anno non hanno ricevuto nemmeno un euro. Il grido d’allarme parte dai 77 malati affetti da gravi patologie (Sla, Alzheimer). La Regione Campania eroga per loro 1500 euro al mese, ridotti a 1200 da una recente sentenza del Tar. Il Piano di zona coordinato da Eboli nel 2018 non ha rilasciato nemmeno un assegno di cura. «Dopo un anno di attesa nessuno ancora ci ha spiegato i motivi di questi ritardi» afferma Renato Rizzo . Alcuni malati sono in gravi difficoltà perché non hanno la possibilità di pagare le badanti, figura essenziale per chi è costretto a vivere in un letto a causa di una grave malattia. «Su 77 malati, poi, ci sono 20 di noi che ancora attendono gli assegni del 2017» dichiara Rizzo. La protesta ieri mattina è arrivata nell’ufficio del sindaco Cariello. «Abbiamo parlato con il sindaco, ci ha promesso un chiarimento rapido». Nei prossimi giorni, quindi, arriverà una risposta ufficiale. Degli assegni di cura, però, nessuno conosce il destino. C’è l’incertezza su tutto. Sui fondi, sulla graduatoria, sulla disponibilità immediata del denaro. Al Piano di zona puntano il dito contro la Regione Campania e citano una sentenza del Tar: «A Napoli c’è stato un ricorso al Tar delle associazioni che difendono le categoria svantaggiate ». Il Tar ha deciso che a tutti i malati della Campania spetta un assegno di 1200 euro. Chi è affetto da Sla, da Alzheimer o da altre malattie invalidanti non percepirà più 1500 euro al mese ma 1200 euro. Le giustificazioni del Piano di zona però non sembrano chiarire il motivo dei ritardi accumulati. «Al piano di zona sono bloccate molte cose, non solo gli assegni di cura» affermano in via Nobile, elencando una lista di prestazioni ferme al palo da diversi mesi. Ai ritardi vanno poi aggiunte le indagini delle forze dell’ordine. L’ultimo fascicolo penale aperto a dicembre riguarda l’assistenza specialistica nelle scuole. Intanto il Piano di zona si ritrova senza una guida dopo le dimissioni del dirigente Giovanni Russo che vanno ad aggiungersi alla carenza di personale, che lo stesso responsabile aveva più volte segnalato. «Il dirigente aveva chiesto più personale che non è arrivato – osserva il vicesindaco Cosimo Pio Di Benedetto – Ci sono tanti progetti da portare avanti ma i collaboratori sono pochi ». Non è un mistero che due collaboratrici del Piano di zona, negli ultimi mesi, sono state trasferite al comune di Eboli. «C’è un problerma generale che riguarda gli organismi in cui sono coinvolte più amministrazioni – continua il vicesindaco – Penso quello che è successo anche con i giudici di pace. I comuni che fanno parte del Piano di zona hanno fatto orecchie da mercante sulla carenza di personale». Progetti bloccati, assistenza ferma al palo. Da quando è stato istituito negli anni Novanta, il Piano di zona non ha mai registrato criticità e ritardi così gravi. Questa mattina Rizzo e gli altri malati che aspettano l’assegno di cura torneranno al Comune. Il sindaco ha promesso una soluzione. Al momento, però, nessuno riesce a immaginare come si possa sbloccare l’erogazione dei fondi in un Piano di zona senza dirigente e senza personale. Fonte: La Città di Salerno

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