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M5S, da Capaccio parte la sfida al dissesto idrogeologico Provincia Provincia e Regione 

M5S, da Capaccio parte la sfida al dissesto idrogeologico

“Valorizzazione significa in primis tutela. Oggi vediamo che cosa sta accadendo in Emilia Romagna, specialmente lungo i corsi d’acqua. Vuol dire  valorizzare il bacino idrografico del territorio, renderlo fruibile ed anche ecocompatibile. Garantire quindi una fruibilità sostenibile. Significa controllare tutto ciò che dai fiumi arriva al mare, a sua volta sostenibile, pulito, utilizzabile. Il meccanismo a reticolo unico deve essere gestito in ottica di sistema, a tutti i livelli della filiera coinvolgendo tutte le varie competenze: in realtà di queste forse ne abbiamo troppe che si interfacciano, con una forte burocrazia. Semplificazione della filiera istituzionale. Per quanto riguarda le norme, sono state emanate quando io ero Ministro nel governo Conte I e Conte II per una maggiore semplificazione, adesso il passaggio successivo è quello di renderle operative. I fiumi sono i più grossi portatori di eventuali problematiche ambientali nei mari per gli scarichi abusivi, per la gestione non corretta.

Ne è un esempio il fiume Sarno: un’azione politica in cui abbiamo investito risorse, costruendo il master plan e indicando la via da seguire: è lo stesso processo che si deve implementare in qualsiasi fiume di grosso spessore, penso al medesimo Sele, così da consentire la valorizzazione e lo sviluppo. I fondi ci sono, sono stati apposti e sono nelle casse del Ministero dell’Ambiente. Anche le progettazioni quasi sempre ci sono. E’ il momento adesso di metterle a terra queste cose, di farle vivere, altrimenti rimangono fondi inesplorati, valorizzazioni non sviluppate e sarebbe veramente un peccato perderli ”. A dirlo è Sergio Costa Vicepresidente della Camera dei Deputati e già Ministro dell’Ambiente.

“Il bacino idrografico del fiume Sele deve essere tutelato. Le attività inquinanti devono essere neutralizzate e gli scarichi inquinanti trattati come prevede la legge”. Esordisce così la già Senatrice del Movimento 5 Stelle Felicia Gaudiano. “Va potenziata la filiera imprenditoriale agroalimentare necessariamente controllata. Il fiume Sele deve rimanere il bacino idrico inserito in una natura protetta. Una risorsa idrica non inquinata, per la salute e le attività imprenditoriali ecocompatibili della filiera agroalimentare. Quasi l’80% del territorio italiano è a rischio dissesto idrogeologico. I fondi ci sono. Il problema è che ci sono lacci e lacciuoli di natura amministrativo-burocratica che impediscono la spesa. Sono anni che si dice che l’Italia è in emergenza per il rischio idrogeologico. Ogni anno assistiamo a disastri, con ingenti danni, dal Nord al Sud del Paese. Credo sia giusto intervenire in questo modo se si tratta di proteggere il nostro territorio e l’incolumità degli stessi cittadini. Il primo obiettivo è la tutela della risorsa idrica e la lotta al dissesto idrogeologico, da cui derivano i margini per lo sviluppo economico del territorio”. Prosegue la già Senatrice del Movimento 5 stelle Felicia Gaudiano.

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