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Lo dice la scienza: la tecnologia nuoce ai rapporti umani Italia e Mondo 

Lo dice la scienza: la tecnologia nuoce ai rapporti umani

Non è certo una sorpresa. Nonostante oggigiorno la comunicazione sia resa facile ed immediata dalle nuove tecnologie, il contatto umano perde, giorno dopo giorno, il sapore, la bellezza e la fisicità di un tempo.

I dettagli della ricerca

L’analisi è stata svolta da OnePoll, tra la popolazione britannica, per la catena alberghiera Novotel e la campagna “From the Heart”, che mira a sottolineare l’importanza dei rapporti umani con diverse operazioni di sensibilizzazione.

La ricerca è stata svolta su un campione di oltre 2000 persone, delle quali più del 50% ha evidenziato quanto negli ultimi anni siano drasticamente calati gli incontri ravvicinati, le conversazioni face to face con gli altri individui. Ma il dato più preoccupante è sicuramente che un inglese su 10 avrebbe trascorso un minimo di 3 giorni senza incontrare alcuna persona.

Dallo studio emerge inoltre che gli argomenti maggiormente affrontati per rompere il ghiaccio con qualcuno per la prima volta sono in ordine: conversazioni sul tempo, sullo sport, sulle notizie e sull’attualità.

Il parere dell’esperta, la dottoressa Spelman

Si è espressa sull’argomento la dottoressa Becky Spelman, che ha sottolineato quanto sia differente inviare un messaggio su uno smartphone da un dialogo ravvicinato.

Sembra di comunicare ma gli stimoli e gli input che offrono un incontro faccia a faccia sono completamente differenti e molto maggiori: guardarsi negli occhi, osservare i movimenti del corpo, sentire gli odori, oltre all’allenamento cognitivo dato dalla prontezza e dall’intuizione che occorrono in un rapido scambio di battute con una persona, senza la possibilità offerta dallo smartphone di cogitare a lungo una risposta.

L’esperta pone in evidenza quindi quanto sia saggio coltivare di persona i rapporti umani, e quanto questo sia un bene per la salute mentale di ognuno.

Gli Hikikomori

I casi più estremi di una netta supremazia della tecnologia nella vita delle persone sono i cosiddetti Hikikomori. Il termine giapponese è stato coniato per descrivere ragazzi che trascorrono la vita interamente rinchiusi nella propria stanza davanti allo schermo di un computer, senza mai uscire.

I risultati più evidenti sono la completa perdita del contatto umano, e in molti casi, del senso della realtà. Sono già migliaia i casi registrati in Giappone, numero a cui l’Italia si sta pericolosamente avvicinando. (fonte: psbprivacyesicurezza.it)

 

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