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Le Fonderie non ci stanno: “Contro di noi solo diffamazioni, i nostri accusatori ignorano le decisioni della magistratura a favore dell’azienda” Attualità 

Le Fonderie non ci stanno: “Contro di noi solo diffamazioni, i nostri accusatori ignorano le decisioni della magistratura a favore dell’azienda”

“Siamo costretti a constatare che – nonostante numerosi provvedimenti della magistratura che smentiscono tutti i fatti segnalati e divulgati dal Comitato “Salute e Vita” – viene riproposta una narrazione che finge di ignorare come non risulti minimamente agli atti alcuna delle ipotesi e delle tesi evidentemente sostenute non in omaggio alla verità ma con l’ unico obiettivo di diffamare le Fonderie Pisano e coinvolgere nell’allarme suscitato il maggior numero di esponenti della popolazione”, scrive il presidente dell’opificio di Via Dei Greci, Guido Pisano.

“Nel preannunciare iniziative legali a tutela dell’immagine delle Fonderie verso tutti i soggetti diffamanti, ma soprattutto per ristabilire un clima di auspicabile civiltà relazionale, è utile ricordare che l’Autorità Giudiziaria si è già pronunciata, in diverse sedi, con esito favorevole alle Fonderie Pisano”, spiega la proprietà.

“Un solo riferimento utile a chiarire, ancora una volta, alcuni punti centrali. Tre mesi fa il Consiglio di Stato – in sede giurisdizionale (Sezione Quarta-Roma) – ha pronunciato la sentenza con la quale si respinge il ricorso proposto dall’Associazione Salute e Vita, che aveva impugnato la sentenza del Tar (sezione di Salerno) che non ha annullato, come richiesto, il decreto della Regione Campania con cui si approva, invece, il progetto di riesame e di adeguamento dell’AIA rilasciata (DD n. 149 del 26.07.2012) alle Fonderie Pisano, oltre che una serie di atti ad essa connessi. Va evidenziato che il Consiglio di Stato ha specificato che: “Dallo studio SPES acquisito dal Tar, non si ricava una specifica attribuzione dei livelli di contaminazione presenti nella Valle dell’Irno ed il conseguente rischio di esposizione all’attività della Fonderia“, confermando verità che le Fonderie Pisano hanno sempre asserito e che, invece, più volte sono state oggetto di strumentalizzazioni senza alcuna base scientifica, procurando allarmi nell’opinione pubblica con lo scopo di ottenere visibilità e consenso. Occorre, inoltre, sottolineare come il Consiglio di Stato specifichi che “dagli atti, non si ricava l’esistenza di una situazione di palese superamento dei limiti previsti per l’immissione in atmosfera di prodotti inquinanti, per cui quando l’Arpac attraverso i suoi monitoraggi riscontrerà una siffatta situazione potrà essere messo in discussione l’assetto definito con l’ultima conferenza di servizi”,.

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