L’ACQUA RIMANE IL LIQUIDO PIÙ PREZIOSO DEL PIANETA
La politica si agita per l’affidamento ai privati della gestione. Con l’avvocato Simone Labonia facciamo un punto sulle normative.
L’acqua è un bene essenziale per la vita e, in quanto tale, la sua gestione è disciplinata da normative rigorose a livello nazionale ed europeo. In Italia, la normativa di riferimento è il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006), che definisce le acque pubbliche e stabilisce i principi di tutela e gestione. A livello europeo, la Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) ha introdotto un approccio integrato per la protezione e l’uso sostenibile delle risorse idriche.
Le acque pubbliche comprendono fiumi, laghi, sorgenti, falde acquifere e mari entro i limiti della giurisdizione nazionale. Queste risorse appartengono al demanio idrico dello Stato e sono soggette a concessioni per l’uso privato o industriale.
Il principio cardine della normativa europea e nazionale è il “buono stato ecologico” delle acque, che implica il controllo della qualità e la gestione sostenibile per prevenire l’inquinamento e il degrado. Le Regioni e le Autorità di Bacino sono responsabili della gestione, mentre ARPA e altri enti effettuano i controlli, in merito a prelievo abusivo di acqua: l’estrazione senza autorizzazione da fiumi, laghi o falde sotterranee, scarichi illeciti: versamento di sostanze inquinanti nelle acque senza depurazione o senza rispettare i limiti di legge, cementificazione illegale di corsi d’acqua: modifiche strutturali che alterano il flusso naturale e danneggiano l’ecosistema, occupazione abusiva di aree demaniali: costruzioni non autorizzate su terreni pubblici destinati alla tutela idrica.
L’Unione Europea gioca un ruolo cruciale nella protezione delle acque, imponendo standard elevati di qualità e sostenibilità. La Direttiva 2000/60/CE stabilisce l’obbligo per gli Stati membri di adottare Piani di gestione delle acque per garantire un uso razionale e prevenire gli abusi.
Inoltre, il Green Deal Europeo ha rafforzato le politiche ambientali, introducendo misure per contrastare l’inquinamento idrico e migliorare la resilienza degli ecosistemi acquatici. L’inosservanza delle direttive europee può portare a sanzioni da parte della Corte di Giustizia dell’UE.
La tutela delle acque pubbliche è fondamentale, quindi, per garantire la sostenibilità ambientale e la salute pubblica.