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La Provincia di Salerno verso il voto, grandi manovre nei partiti Politica Primo piano 

La Provincia di Salerno verso il voto, grandi manovre nei partiti

Si vota il prossimo 3 febbraio per rinnovare il Consiglio provinciale. E, naturalmente, sono già cominciate le “grandi manovre” dei partiti per presentare liste che siano in grado di rappresentare tutto il territorio. Compagini che devono essere composte da un numero di candidati non inferiore a 8 e non superiore a 16. I seggi, fra maggioranza e opposizione, sono infatti 16 e, inoltre, c’è da tener presente la “quota rosa”, fissata in misura non inferiore al 40 per cento. Per assurdo, anche se difficilmente accadrà, visto pure il risultato dell’elezione di Michele Strianese , che ha ottenuto il 73,28% degli aventi diritto al voto, il neo presidente potrebbe trovarsi con un Consiglio “nemico”: teoricamente, la maggioranza potrebbe andare non al centrosinistra ma al centrodestra. Un’eventualità quest’ultima molto remota ma che, comunque, deve essere presa in considerazione.

Centrosinistra. Presumibilmente le liste saranno 2: quella del Pd e di Campania Libera. Se ne potrebbero aggiungere altre 2, nel caso in cui non si decidesse di correre in coalizione: il Psi e i moderati di centro, che fanno riferimento a Luigi Cobellis . Quasi certamente il Partito democratico candiderà tutti gli uscenti: Luca Cerretani , Domenico Volpe , Carmelo Stanziola , Antonio Rescigno , Vincenzo Servalli , Antonio Giuliano , Paolo Imparato e Alberto Milo . A questi s’aggiungono gli eletti in “Davvero in centro”, che sono Massimo Cariello , Marcello Ametrano e Pasquale Mauri che potrebbero entrare o nella lista di partito oppure in quella di Campania libera, e di Pasquale Sorrentino , eletto col Partito socialista. Un ruolo principale, nel nuovo Consiglio provinciale, in caso di rielezione, dovrebbero avere i sindaci di Cava de’ Tirreni (Servalli) e di Centola (Stanziola). Ad uno dei 2, infatti, andrà, quasi sicuramente, qualora il centrosinistra risultasse vincitore, l’incarico di vicepresidente. Entrambi, infatti, fino all’ultimo minuto, sono stati tra i papabili per la presidenza, prima che la scelta cadesse su Strianese. E, quindi, certamente avranno un ruolo di primo piano nel nuovo parlamentino provinciale.

Centrodestra. Il nodo è stato sciolto e i partiti della coalizione (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Unione di centro) concorreranno ognuno con una propria lista e non in coalizione. «Una scelta – spiega Mariano Falcone , coordinatore provinciale della Lega – dettata dalla necessità di avere un maggior numero di sindaci e consiglieri da mettere in campo e più presa sui territori». Proprio nella Lega è sicura la candidatura di Ernesto Sica , ex primo cittadino di Pontecagnano, rientrato in Consiglio comunale solo la scorsa settimana e schierato subito in una competizione elettorale. Oltre a Sica, tra i sicuri del partito di Salvini ci sono Sebastiano Odierna (Sarno), Tiziano Sica (Pellezzano), Peppe Zitarosa (Salerno), Bruno Ruotolo (Roscigno), Pietro Sessa (Pagani) e Carla Manzo (Angri). In Forza Italia è certa la ricandidature dell’unico consigliere uscente, Fulvio Mormile (Minori), mentre per Salerno si sceglierà tra Ciro Russomando e Roberto Celano e a Pontecagnano è probabile che tocchi a Francesco Pastore . E, ancora, in pole position ci sono Peppe Ruberto (Corleto Monforte), Angelo Avallone (Fisciano) e Valerio Longo (Battipaglia). Fratelli d’Italia non candida nessuno dei 2 uscenti: Giuseppe Fabbricatore sarà in lizza come aspirante sindaco a Nocera Superiore il prossimo anno e, dunque ha scelto di impegnarsi esclusivamente per questo traguardo, mentre Angelo Cappelli da tempo ha preso le distanze dal partito. Tra i papabili ci sono Giovanni Fortunato (Santa Marina), Nunzio Carpentieri (Sant’Egidio), Clelia Ferrara (Cava de’ Tirreni) e spunta l’ipotesi di Pasquale D’Acunzi (Nocera Inferiore). (fonte: lacittadisalerno.it)

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