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«La maestra non mi piace»: ecco perchè il bimbo di Battipaglia si è lanciato nel vuoto Primo piano Provincia e Regione 

«La maestra non mi piace»: ecco perchè il bimbo di Battipaglia si è lanciato nel vuoto

«Mamma… ho dimenticato un quaderno a casa… vado a prenderlo e torno». Poi il tonfo. E il buio. Alle 8.15 di ieri il tempo si è tragicamente fermato per tutti a Torre dei Mussi, zona di coltivazioni in serra, ai confini tra Battipaglia ed Eboli. Il piccolo Fabio, nome di fantasia, è caduto da dieci metri di altezza. Si è lanciato da un terrazzo. Non doveva andare a prendere nessun quaderno. Era soltanto una scusa per mettere in atto il suo piano. A dieci anni, tra qualche mese ne compirà undici, aveva pianificato il proprio suicidio come scritto in un biglietto poi ritrovato dai carabinieri sul tavolo della cucina. Ma non ci è riuscito. Non è stato sufficiente sgattaiolare in mansarda, il punto più alto del vecchio casolare ristrutturato doveva viveva con la mamma e la nonna, e da li lanciarsi nel vuoto per togliersi la vita. Un angelo probabilmente passava da quelle parti in quel momento e ha deciso di salvarlo. Forse era il suo papà, morto per infarto quattro anni prima. Il piccolo è volato da un’altezza che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere paragonata a quella di un secondo piano. Ora è in gravi condizioni, ma vivo. Ha riportato fratture un po’ ovunque – gambe, bacino, costole – e lo schiacciamento di un polmone. Ed è proprio questo ciò che ora più preoccupa i sanitari del Santobono di Napoli dove è stato trasferito in eliambulanza 45 minuti dopo essere stato visitato dai medici della prima emergenza dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. (fonte: ilmattino.it)

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