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L’A.I.V.E.C. RICORRE ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO CONTRO LO STATO ITALIANO PER LA DIDATTICA IN PRESENZA Attualità Primo piano 

L’A.I.V.E.C. RICORRE ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO CONTRO LO STATO ITALIANO PER LA DIDATTICA IN PRESENZA

L’A.I.V.E.C (Associazione Italiana Vittime Emergenza Covid 19), apolitica e apartitica, senza scopo di lucro ha prestato particolare attenzione alle voci di coloro che hanno subito pregiudizi dalla diffusione del covid-19.

Negli ultimi giorni sono pervenute alla richiedente associazione molteplici richieste di intervento da parte di genitori e docenti che non vogliono la didattica in presenza, in questo particolare momento storico di pandemia.

A tal fine l’A.I.V.E.C. ha aperto le adesioni per partecipare al proponendo ricorso innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo al fine di ottenere il riconoscimento dei diritti fondamentali come garantiti dalla Convenzione Europea per la Salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) negati dalla legislazione emergenziale dei singoli Stati.

In particolar modo sarà oggetto del proponendo ricorso non soltanto la richiesta di adozione di qualsivoglia misura atta al contenimento dei contagi, (quali la didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado) ma anche per l’affermazione della tutela dei diritti di chiunque abbia subito pregiudizio dagli effetti del covid 19.

 

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