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La Fabbrica chiusa, Consumatori e ambientalisti: intervenga il Comune di Salerno Attualità Economia 

La Fabbrica chiusa, Consumatori e ambientalisti: intervenga il Comune di Salerno

Nuova tappa ieri dell’evento “Dritti al Punto: tour della Salerno abbandonata”,  promosso dalle ssociazioni “Salute e Vita” ed “Help Tutela e sostegno dei consumatori” presso il centro commerciale La Fabbrica, improvvisamente chiuso nel silenzio generale.

“Abbiamo incontrato gli operai e i lavoratori per esprimere loro la nostra solidarietà e l’impegno di costringere la politica a prendere in carico la vicenda,  insieme al consigliere comunale Giampaolo Lambiase e al sindacalista Angelo Rispoli che ha seguito dall’inizio la vertenza a tutela dei lavoratori.  Ciò che sottolineiamo nell’importanza di questa tappa è che è sempre più chiaro ed evidente che non si tratta di una chiusura che riguarda solo ed esclusivamente un imprenditore privato, come qualcuno vuole far credere,  ma coinvolge decine e decine di lavoratori ed implica la necessità di far luce sui fondi pubblici che sono stati “regalati” negli anni”, spiegano le associazioni che poi ricostruiscono la vicenda del centro commerciale, contestando i provvedimenti urbanistici adottati dal comune di Salerno.

“Tale vicenda, purtroppo, non è stata mai monitorata e seguita dall’amministrazione comunale di Salerno che, nel 2015, come riportato dalla delibera di giunta consegnataci questa mattina dal consigliere Giampaolo Lambiase, decide di firmare una ulteriore convenzione con il Lettieri dove, ancora una volta, si permette di trasformare una attività industriale (in zona industriale) in centro commerciale ma sempre con la conditio sine qua non di garantire il lavoro ai lavoratori.  Quindi, ci teniamo a sottolineare, che fin dall’origine non si è mai trattato di una vicenda in cui un semplice  imprenditore privato investe i suoi soldi ma siamo di fronte ad una circostanza in cui esiste ed è sacrosanto il dovere delle istituzioni, in particolare del Comune di Salerno, a vigilare e a garantire la tutela dei lavoratori nel rispetto dei patti contrattuali perché l’inadempienza da parte di Lettieri sul mantenimento del livello occupazionale significa perdere automaticamente  anche il motivo per cui fondi pubblici della comunità siano stati negli anni distratti e concessi a lui.  Se il lavoro non viene tutelato è pertanto riscontrabile un danno pubblico erariale che riteniamo possa essere segnalato alla Corte dei Conti e ipotizziamo che il responsabile, in virtù del mancato rispetto dei patti, sia in primis il Comune di Salerno”, il duro atto d’accusa di “Salute e vita” e “Help tutela e sostegno dei consumatori”.

“Chiediamo con forza, come già fatto dal sindacato, l’intervento immediato del Comune di Salerno, e in mancanza del Prefetto: scriveremo nei prossimi giorni una lettera ufficiale destinata al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al prefetto e al Comune di Salerno e al presidente della Regione Campania affinché si convochi urgentemente un tavolo istituzionale dove si obblighi il Lettieri a trovare una soluzione che garantisca in primis la tutela del lavoro.  A tale scopo chiediamo anche al Comune di Salerno che venga istituita una Commissione speciale di inchiesta che faccia luce e che con trasparenza renda pubblica tutta la vicenda relativa alle scelte fatte in questi anni; essa stessa in realtà è solo una delle tante scelte scellerate portate avanti da questo ventennio amministrativo che ha fallito e ha contribuito a distruggere tutte le industrie del nostro territorio”.

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