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La Confesercenti Salerno chiama i candidati alla Regione: “Ci espongano progetti e idee per valorizzare il tessuto economico e sociale del territorio” Attualità 

La Confesercenti Salerno chiama i candidati alla Regione: “Ci espongano progetti e idee per valorizzare il tessuto economico e sociale del territorio”

La Confesercenti provinciale di Salerno, coerentemente con le precedenti consultazioni elettorali, intende favorire una nuova fase di ascolto rivolta a tutti coloro i quali, candidati alle prossime elezioni regionali, vorranno esporre alla “nostra organizzazione sindacale idee proposte e
progettualità a valere sul tessuto economico e sociale salernitano. Continua l’ impegno-dichiara il nostro presidente provinciale Raffaele Esposito-, nel favorire e dare voce al tessuto politico salernitano per una migliore comprensione e rappresentazione delle necessità imprenditoriali dei settori del commercio, dei servizi e del turismo. Il nostro messaggio dovrà arrivare chiaro e forte a tutti coloro i quali aspireranno ad amministrare la nostra regione. Sotto molti aspetti, specie per la comunicazione capillare che la nostra struttura ha assicurato a tutte le imprese salernitane durante tutto il periodo emergenziale lockdown compreso, questo messaggio è stato duro e coerente con le reali necessità dei nostri territori.
Questa drammatica emergenza sanitaria ha impartito a tutti noi una serie di lezioni severe e probabilmente “utili” soltanto se non dimenticheremo velocemente quanto detto a più riprese, è adesso il momento storico di dimostrare con il supporto immediato dei fatti senza nascondersi dietro le lungaggini della burocrazia, l’alibi perfetto dell’immobilismo, di dare senso e valore alle parole solidarietà, ripartenza e sostegno ad imprese e
famiglie. I nostri imprenditor Salernitani, conclude il Presidente Esposito, in particolar modo la rete delle piccole imprese anche a conduzione familiare, proprio in questa fase hanno necessità di essere accompagnati, sorretti e tenuti per mano a tutti i livelli amministrativi, per il biennio 2020 e 2021 per evitare migliaia di chiusure e decretare definitivamente l’innesco della cosiddetta bomba sociale”.

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