La Chiesa salernitana in lutto per la scomparsa di don Enzo Rizzo
Ieri mattina si era recato come sempre, di buon mattino alle 6.30, a Sant’Agostino per celebrare la prima Messa. Trovando la chiesa ancora chiusa, era tornato un attimo a casa dove si è sentito male. È morto ad 87 anni monsignor Vincenzo Rizzo, per tutti “don Enzo”, storico sacerdote del centro storico di Salerno, parroco per oltre sessant’anni del santuario Maria SS. di Costantinopoli e Sant’Agostino. Era nato il 5 ottobre del 1931e la guerra l’aveva vissuta prima come ragazzino e poi come novello presbitero (talmente giovane che per ordinarlo sacerdote il 24 aprile del 1954, a soli 23 anni, fu necessaria addirittura una dispensa papale). Dopo una brevissima parentesi a San Pietro in Camerellis, prese quasi subito la guida della parrocchia di S. Agostino, in un centro storico ancora devastato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Già da seminarista visse i giorni difficili del conflitto e dello Sbarco degli Alleati. Si ritrovò presto ad operare tra le macerie urbanistiche e le ferite umane e sociali, con una povertà imperante nella vecchia Salerno. Un’altra dura prova fu rappresentata dal sisma del 1980, quando il rione antico della città si spopolò e molti abitanti furono costretti a trasferirsi nella zona orientale. Si svuotarono le case ma non la chiesa: molti fedeli continuarono a fare la spola tra le due zone, pur di conservare il rapporto con la parrocchia e don Enzo. Sacerdote vecchio stampo, portava sempre l’abito talare lungo ed amava avvicinare personalmente i fedeli, facendosi carico dei loro problemi. (fonte:lacittadisalerno)