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Italia a 3 colori, ecco cosa si può fare nella zona arancione Attualità Primo piano 

Italia a 3 colori, ecco cosa si può fare nella zona arancione

La classificazione di ogni Regione in uno dei tre scenari indicati («rosso», «giallo» e «verde») sarà decisa dal ministero della Salute sulla base di 21 parametri di riferimento. La prima decisione era attesa nella serata di oggi . Ma poi l’annuncio del rinvio per il braccio di ferro in corso tra governo e regioni su quali devono essere i parametri e sulla loro interpretazione.

Alcuni dei parametri che serviranno per l’inserimento nelle diverse fasce sono stati indicati dallo stesso premier: si tratta dell’indice di contagio Rt, dei focolai e della situazione di occupazione dei posti letto e della saturazione delle terapie intensive negli ospedali. La definizione dei confini delle zone, d’intesa con i governatori, potrà riguardare l’intera Regione o «parti del territorio».

 Le regole in vigore in zona arancione

I territori che vengono raggruppati nella zona arancione devono rispettare le norme che nel dpcm sono indicate per tutto il territorio nazionale. Prima fra tutti il coprifuoco, dalle 22 alle 5 (in un primo momento si era detto alle 21). “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo – si legge nel testo firmato ieri, poco prima della mezzanotte, dal capo dell’esecutivo – sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Un importante capitolo che distingue la zona Arancione dalle altre due è poi quello degli spostamenti: tra queste regioni sono consentiti sempre gli spostamenti dei cittadini, che invece sono vietati da e verso le zone rosse e arancioni. All’interno dei territori che ricadono nella zona gialla sarà invece consentito spostarsi tra Comuni e tra Province. Si potranno varcare i confini regionali, purché le regioni accanto siano nella stessa situazione di rischio moderato. È comunque fortemente raccomandato a tutti i cittadini, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o provati, se non per esigenze di lavoro o di studio, per motivi di salute o necessità.
Per quanto riguarda invece l’attività di bar e ristoranti nelle regioni gialle, ovvero quelle a minor rischio, potrà proseguire, come è stato fino ad ora, fino alle 18, anche la domenica. Si fermeranno invece bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, sia nelle aree arancioni che in quelle rosse, e saranno consentiti solo il servizio a domicilio e l’asporto (con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze) fino alle 22.
Parrucchieri e barbieri non subiranno alcuno stop, nemmeno nelle zone rosse, trattandosi di attività che lavorano solo per appuntamento e nel rispetto di specifici protocolli. Nelle zone gialle quindi continueranno a funzionare normalmente.
Chiudono invece per tutti i centri commerciali nei festivi e pre festivi, dunque per i week end, perché considerate zone in cui c’è un alto rischio di assembramento; ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole che si trovano al loro interno. Chiudono invece in tutto il territorio nazionale corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie. Tutti gli altri negozi restano aperti, nel rispetto delle norme anti Covid vigenti. Si fermano anche i musei e le mostre, e la capienza consentita sui mezzi pubblici è stata portata dall’80% al 50%.
Per quanto riguarda la scuola c’è un incremento ulteriore della didattica a distanza: si arriva al 100% di Dad per le scuole secondarie di secondo grado e terza media in zona gialla e arancione. Mentre in zona rossa oltre agli studenti delle superiori faranno lezione da casa anche gli studenti di seconda e terza media.

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