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Insulti in ospedale, l’ivoriano insiste: «Frasi razziste rivolte a me» Cronaca Primo piano 

Insulti in ospedale, l’ivoriano insiste: «Frasi razziste rivolte a me»

«Salvini fa entrare ancora questa gente in Italia? Torna al Paese tuo. Devi morire». Conferma gli insulti razzisti da parte di una infermiera dell’ospedale di Mercato San Severino, immortalate in un video registrato da lui stesso al momento dell’accaduto. L’ivoriano Souleymane Rachidi, ne parla dal letto del reparto di Osservazione breve intensiva del Ruggi, dove è ricoverato ed è stato raggiunto ieri mattina, da un gruppo di attivisti di Potere al Popolo, che attraverso un nuovo filmato hanno raccolto la sua testimonianza.

«Subito ho chiamato due portatori del 118 e ho detto loro che capisco l’italiano e avevo capito cosa aveva detto – rafforza la sua versione Rachidi – Lei ha continuato a dire: torna al paese tuo, devi morire. Così, ho fatto il video. Ho chiamato polizia, carabinieri e dopo il mio datore di lavoro, che mi ha portato da San Severino al Ruggi», dove il 20enne conferma di «essere trattato bene da medici e infermieri». Una tesi, quella degli insulti razzisti, che contrasta con quanto accertato a conclusione di una istruttoria avviata nella stessa giornata di domenica dal direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi, Giuseppe Longo, dalla quale «non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili a episodi di razzismo», nei confronti del ventenne straniero che domenica alle 3 del mattino si era presentato accompagnato dal 118 per un dolore al petto. (fonte: ilmattino.it)

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