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Inquinamento fiume Sarno, La Mura (Si): polo conciario Solofra sia attenzionato speciale Provincia Provincia e Regione 

Inquinamento fiume Sarno, La Mura (Si): polo conciario Solofra sia attenzionato speciale

“Esattamente otto anni fa organizzai, insieme ad altri attivisti il Sarno tour in 5 tappe per toccare con mano lo stato del fiume in tutte le sue problematiche. Da allora tantissimi cittadini e associazioni si sono attivati per occuparsi del Sarno. Diciamo la verità, l’inquinamento del nostro amato Fiume Sarno è la sintesi di 50 anni di mala politica e cattiva amministrazione, oltre che dell’inquinamento giornaliero che le aziende producono ogni giorno sotto gli occhi di tutti. Tanti gli annunci da parte di tutti ma nel frattempo si continua a sversare veleni. Una luce in fondo al tunnel sembra esserci, è e rimane quella dell’azione repressiva delle forze dell’ordine che in maniera coordinata dal progetto dell’ex Ministro Sergio Costa che nel 2019, grazie ad un accordo tra NOE e Autorità di Bacino, destinó un milione di euro per sostenere l’azione investigativa”. A dirlo è Virginia La Mura, senatrice di Sinistra Italiana e membro della Commissione Ambiente che interviene sulla recente operazione dei carabinieri forestali in una conceria di Solofra. “Un lavoro complesso che culmina con l’ennesimo sequestro, avvenuto oggi, di una conceria che operava nella zona di Solofra senza autorizzazioni amministrative e ambientali. Questa conceria gestiva e smaltiva illecitamente rifiuti speciali e non mescolandoli tra loro. In enormi sacchi erano stati stoccati sette metri cubi di scarti di lavorazione delle pelli. Sono state anche trovate due vasche (una interrata!) con fanghi ed acque reflue depositati lì da quasi dieci anni. Da anni spiego come il polo conciario di Solofra debba essere considerato attenzionato speciale. Non solo perché questo non è assolutamente il primo né sarà l’ultimo caso di conceria che agisce senza alcun rispetto dell’ambiente, ma anche perché il settore conciario è altamente inquinante per la produzione di acque reflue e fanghi contenenti materiali chimici e organici delle fasi di lavorazione. Tra le sostanze altamente nocive troviamo sali di cromo, calce idrata, solfuro di sodio, cloruro di sodio denaturato, sali di alluminio e zirconio, solfidrato di sodio, solfato e cloruro di ammonio, solfato di magnesio, solfito, bisolfito, caolino, coloranti, emulsionanti, i tannini sintetici o sîntani. Tutte sostanze pericolosissime, soprattutto se rilasciate nell’ambiente!”, conclude.

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