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Infarto Casillas, notte tranquilla: cauto ottimismo sul recupero Calcio Nazionale Sport 

Infarto Casillas, notte tranquilla: cauto ottimismo sul recupero

La notte è passata tranquilla. La moglie Sara Carbonero accanto a lui, una delle pochissime visite concesse dallo staff del Cuf di Oporto, l’ospedale che ha accolto e operato Iker Casillas e che ha chiuso le proprie porte attorno al calciatore. Fuori dall’ospedale tantissime telecamere e dirette lanciate alla fine di Barcellona-Liverpool, perché ieri si è parlato tanto di Casillas come di Messi: Iker è il calciatore con più partite di Champions alle spalle, addirittura 181. È uno dei simboli della competizione che ha vinto tre volte col Madrid e che gioca da oltre vent’anni. INFARTO ACUTO — L’infarto al miocardio è stato “acuto” e al portiere spagnolo è stato applicato uno stent. Resterà ricoverato altri due-tre giorni poi tornerà a casa per la riabilitazione. Al momento non si fanno previsioni né sulle conseguenze che può lasciare a Casillas l’infarto di ieri né ovviamente sulla possibilità di tornare a giocare. Sul primo aspetto c’è un cauto ottimismo: fonti vicine al giocatore ci dicono che Iker dovrebbe recuperare al 100 per cento. FUTURO INCERTO — Il secondo aspetto al momento non è una priorità. Ora si pensa solo alla salute del paziente, alla sua vita normale con Sara e i loro bambini, Lucas e Martin. Poi si vedrà. Iker ha 37 anni e aveva appena rinnovato per un’altra stagione con il Porto. Non è ancora definitivamente escluso che possa tornare a giocare, anche se il medico del Porto ha lasciato trapelare una flebile speranza ma la cosa è ovviamente molto complessa. Perentorio, in tal senso, l’ex medico della Spagna Antonio Corbalan che esclude categoricamente la possibilità di un ritorno: “Con uno stent è praticamente impossibile ottenere l’idoneità sportiva” – ha detto il medico a Tve – può tornare a una vita normale, ma non al calcio professionistico”. A ogni modo l’eventuale rientro in campo sarà valutato più in là con grande tranquillità.

 

fonte La Gazzetta dello Sport

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