You are here
Inchiesta Universiadi, Bonavitacola. “Estraneo alle contestazioni” Cronaca 

Inchiesta Universiadi, Bonavitacola. “Estraneo alle contestazioni”

Universiadi, in un’inchiesta della Procura di Napoli su uno dei filoni relativi all’ospitalità degli atleti in occasione delle scorse Universiadi di luglio, risultano indagati tra gli altri il vice presidente della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, e l’imprenditore alberghiero, Rocco Chechile, amministratore unico della Immobiliare Panoramica srl, proprietario del Grand Hotel Salerno.   Nell’inchiesta, con ipotesi di corruzione, si mira a verificare la correttezza nei rapporti tra privati e rappresentanti delle istituzioni nella organizzazione e gestione dell’evento. La Procura ha notificato un decreto di perquisizione all’imprenditore alberghiero e un avviso di garanzia a Bonavitacola. Tra i punti da chiarire ci sarebbero, secondo gli inquirenti, le modalità con cui sono state scelte alcune strutture per l’ospitalità e il presunto soggiorno dello stesso vice presidente e di persone di sua conoscenza nell’albergo salernitano. Bonavitacola in una dichiarazione  spiega: “Ho appreso di un’indagine volta a verificare mie responsabilità in ordine alla scelta di utilizzare una struttura alberghiera salernitana per ospitare una parte degli atleti partecipanti alle recenti Universiadi.
La struttura commissariale si è avvalsa di accordi quadro, affidati dalla Consip ad agenzie specializzate del settore. Successivamente l’agenzia aggiudicataria della Consip ha individuato con proprie procedure le strutture alberghiere più idonee ad ospitare gli atleti, d’intesa con il comitato organizzatore dei Giochi.
Smentisco in modo categorico alcun nesso fra rapporti personali con il gestore della struttura alberghiera e la scelta di ospitare presso tale struttura gli atleti delle Universiadi. Esprimo piena fiducia negli organi inquirenti, convinto che si potrà accertare in tempi anche rapidi la mia assoluta estraneità a qualsiasi condotta illecita”. E aggiunge: “Mai in vita mia sono andato o stazionato su navi da crociera e mai ho individuato navi da crociera per completare il villaggio degli atleti. Mi sono battuto di evitare di sistemare migliaia di atleti ragazzi arrivati in Regione in container presso la Mostra dell’Oltremare vicenda che ci avrebbe coperto di vergogna internazionale oltre che di devastare  un nostro patrimonio architettonico e culturale come la nostra stupenda Mostra”. Anche Annapaola Voto, assistita dall’avvocato Giuseppe De Angelis, respinge ogni addebito così come l’armatore Aponte.

scritto da 







Related posts