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Incendi di sterpaglie e fumi molesti: nel programma del sindaco Servalli la proposta di impianti per utilizzare gli scarti vegetali e legnosi per produrre energia Provincia e Regione 

Incendi di sterpaglie e fumi molesti: nel programma del sindaco Servalli la proposta di impianti per utilizzare gli scarti vegetali e legnosi per produrre energia

E’ notorio come anche quest’estate nel nostro territorio comunale si è ancora una volta verificato il fenomeno degli incendi di fogliami e in generale di residui vegetali di giardini e appezzamenti agricoli, provocando fumi molesti e potenzialmente nocivi per la cittadinanza. Per risolvere alla radice questa problematica in modo efficiente ed efficace, non limitandosi alla pur necessaria azione di vigilanza e sanzionatoria ove occorre, i candidati al Consiglio comunale avvocato Marco Senatore e Giuseppina Petrolini, della lista “Insieme per Servalli Sindaco”, hanno proposto e inserito nel programma elettorale del sindaco Vincenzo Servalli la realizzazione di impianti che utilizzano gli scarti vegetali e legnosi residuali per poter produrre l’energia elettrica riducendo così notevolmente il
costo di acquisto dagli attuali gestori. «In effetti, la normativa vigente in materia –chiarisce l’avvocato Marco Senatore- stabilisce che gli “sfalci e
potature effettuati nell’ambito delle buone pratiche colturali, nonché gli sfalci e le potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico dei Comuni”, costituiscono una biomassa che non è un rifiuto e come tale può essere utilizzata per la produzione energetica».«Siamo quindi in presenza –spiega Giuseppina Petrolini- di una importante occasione offerta dalla normativa in materia per ridurre i sempre maggiori costi a carico delle famiglie, delle aziende e dei Comuni per l’acquisto di energia. Gli impianti che noi proponiamo sono di piccola dimensione e non bruciano la biomassa, quindi sono minimamente inquinanti e risultano facilmente gestibili in sicurezza e senza elevati costi».«Il loro funzionamento –precisa Marco Senatore- non è basato sulla combustione degli scarti legnosi, ma
sulla pirogassificazione (decomposizione termochimica) per ottenere il gas di legno (syngas) idoneo produrre energia elettrica ed energia termica per riscaldare e/o rinfrescare senza immettere in atmosfera la CO2. Con questa rete di piccoli impianti, finanziati ai sensi di legge, sarà promosso un modello concreto
di economia circolare, poiché vengono valorizzate in modo efficace le biomasse residuali dei processi colturali agricoli, della coltivazione e manutenzione dei boschi, della gestione del verde pubblico e gli scarti legnosi delle attività industriali e artigianali del legno». «In altre parole –conclude Giuseppina Petrolini- chiunque troverà non più conveniente una pratica illegale come bruciare i residui legnosi di orti e giardini, bensì vantaggioso e pratico utilizzare questa impiantistica a portata di mano». In altri termini, come si legge nel programma del sindaco Servalli, ciò che in molti casi costituisce uno “scarto” da smaltire come rifiuto bruciandolo all’aria aperta, diventa una risorsa utile alla produzione energetica totalmente sostenibile perché questi piccoli impianti non hanno emissioni in atmosfera e lo scarto della biomassa utilizzata per la produzione energetica è classificato come biochar, cioè un biofertilizzante in grado di rilasciare carbonio naturale ai soprassuoli destinati alla coltivazione

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