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In Parlamento nasce l’Intergruppo per la ceramica tradizionale Attualità 

In Parlamento nasce l’Intergruppo per la ceramica tradizionale

Interventi nell’immediato per sostenere la ceramica artistica e tradizionale, in considerazione dell’emergenza provocata dal Covid, ma soprattutto un piano di carattere strutturale per tutelare e rilanciare un settore che rappresenta la cultura, la storia e la tradizione del nostro Paese e che rischia il collasso. Con questi intenti si è costituito alla Camera l’Intergruppo parlamentare per le città della ceramica artistica e tradizionale, a cui ha aderito con convinzione Anna Bilotti, deputata salernitana del Movimento 5 Stelle.

«Un’iniziativa importante, promossa dal collega Gianpaolo Cassese – spiega Anna Bilotti all’indomani della prima riunione dell’organismo – che coinvolge diversi parlamentari cui stanno a cuore le sorti del settore, tesa non solo a impedire la chiusura di imprese e botteghe artigiane ma soprattutto a mettere in campo iniziative per sviluppare le loro tante potenzialità. Parliamo di attività che rappresentano un’eccellenza del nostro Paese ma che sono alle prese con numerose difficoltà: alcune causate da problemi esistenti da tempo; altre da disagi recenti, dovuti all’esplosione della pandemia, che rischiano di avere ripercussioni di carattere economico e occupazionale».

Da qui la necessità di avviare una discussione e un confronto sulle tematiche coinvolgendo gli operatori e le associazioni del settore, a cominciare dall’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC), con la quale il dialogo è già in atto e che comprende anche realtà fondamentali della provincia salernitana, quali Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare.

«Nel corso della prima riunione dell’Integruppo – aggiunge la parlamentare salernitana – sono già emerse una serie di proposte su cui riflettere: per esempio, dalla semplificazione e riqualificazione del marchio alla lotta alla contraffazione, alla riqualificazione delle politiche formative per i giovani, alla promozione e all’incremento dell’export. Si tratta di interventi di lungo respiro, non soltanto estemporanei, ai quali però vanno naturalmente affiancati dei provvedimenti concreti a breve termine per sostenere il comparto ceramistico, anch’esso fortemente penalizzato dall’emergenza Covid».

Alcune iniziative in questo senso, peraltro, sono state già intraprese. «Con il Governo, su questo tema, c’è una interlocuzione continua – fa sapere Anna Bilotti – sarà presto emanato dal Mise il decreto attuativo per il rifinanziamento della legge 188/1990 con 2 milioni di euro, un provvedimento approvato in occasione del Decreto Rilancio grazie a un emendamento proposto proprio dal collega Gianpaolo Cassese. Ma si tratta soltanto di un primo passo. C’è bisogno di farne altri e al più presto. Per questo, ci auguriamo fortemente che possa crearsi una sinergia virtuosa tra l’Intergruppo parlamentare, gli operatori e le associazioni del comparto. È fondamentale per dare concretezza alla risoluzione dei tanti problemi esistenti e “salvare” i nostri maestri ceramisti».

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