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Il procuratore capo di Salerno Borrelli: “Con il lockdown sono aumentati i crimini informatici” Attualità Cronaca Primo piano 

Il procuratore capo di Salerno Borrelli: “Con il lockdown sono aumentati i crimini informatici”

A cambiare anche le tipologie di reati che in questa fase di emergenza covid 19 sono stati commessi con la gente sempre a casa e le abitudini completamente stravolte dal lockdown: “Sono aumentati i crimini informatici, come era immaginabile – ha illustrato il Procuratore Capo di Salerno Borrelli a Giffoni aunmetrodate- su questo abbiamo un grosso ritardo. Il fenomeno ha assunto proporzioni gigantesche e non esiste una preparazione specifica al contrasto. Abbiamo reparti specializzati come la Polizia Postale o alcuni nuclei della Guardia di Finanza, ma la loro consistenza numerica è molto limitata. Il web offre numerosissime possibilità di diventare vittime di reati. Si pensi alle truffe online ad esempio. A questo si aggiungano i tentativi di adescamento, il fenomeno della pedo-pornografia. C’è una vasta gamma di reati in questo senso cui si è aggiunto l’utilizzo dei social e il fenomeno delle fake news. E’ una realtà pericolosa che non ha rilievo penale ma che ha un suo evidente peso nella misura in cui condiziona gli orientamenti delle persone. In questo senso ci dovremmo attrezzare anche con interventi normativi nuovi. Il fenomeno è complesso perché si corre il rischio di determinare limitazioni di diritti garantiti costituzionalmente come il diritto alla libera manifestazione del pensiero”.

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