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Il Movimento Turismo del Vino strumento per l’incoming Turismo ed Eventi 

Il Movimento Turismo del Vino strumento per l’incoming

Il Movimento Turismo del Vino è nato nel 1993 ed annovera tra i suoi soci oltre 1000 cantine in tutta Italia. Lo scopo dell’associazione è quello di esaltare le caratteristiche del territorio italiano, legandolo a due grandi eccellenze: il vino e l’accoglienza turistica.

Ci sono diversi modi per scoprire una regione d’Italia ed il Movimento Turismo del Vino, attraverso le varie associazioni regionali dislocate lungo tutto lo stivale, ne suggerisce una in particolare, quella che unisce la storia e la tradizione delle cantine a quella del territorio nel quale nascono i vigneti. Il sodalizio tra il vignaiolo e la sua terra è tra i più forti che possano esistere, perché per fare un buon vino e per fare ottima accoglienza, è necessario essere in sintonia con quello che ci circonda.

L’enoturismo è, ad oggi, una delle maggiori motivazioni che fanno viaggiare turisti italiani e stranieri ed il Movimento Turismo del Vino si occupa proprio di selezionare le cantine che possano offrire elevati standard di accoglienza. Non è dunque la qualità del vino che l’associazione giudica, ma la capacità di regalare al viaggiatore dei momenti di scoperta e di piacere, sensoriale ed intellettuale.

Il Movimento Turismo del Vino delle Marche, associa oltre 80 cantine dislocate lungo il territorio
regionale. Tutte le cinque provincie sono rappresentate e questo garantisce al turista che immagina un viaggio alla scoperta delle cantine della regione, di poter anche godere delle bellezze marchigiane, che si snodano tra paesaggi montani e 185 km di costa, senza dimenticare le colline. Enologicamente le Marche sono un territorio molto ricco, con 20 denominazioni tra Doc e Docg.

Chi sono le cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino delle Marche? Nelle Marche ci sono, ovviamente, molte più di 80 cantine. Perché allora si dovrebbe decidere di visitare proprio quelle socie del Movimento Turismo del Vino delle Marche e perché alcune cantine decidono di far parte del circuito? Le aziende vitivinicole che decidono di associarsi lo fanno perché condividono lo scopo che è quello di promuovere i propri vini ed il proprio territorio attraverso un’offerta di accoglienza di eccellenza. Ecco perché, per poter essere associate, le cantine devono rispettare alcuni parametri che sono, da un lato, fonte di selezione per l’associazione e, dall’altro, garanzia per il turista che decide di visitarle.

Fin dal 2003 il Movimento Turismo del Vino ha emanato il “Decalogo dell’Accoglienza”, che nasce proprio dall’esigenza di qualificare l’offerta turistica delle aziende vitivinicole associate. Il “Decalogo dell’Accoglienza” consiste nella definizione di tutti quei requisiti che devono essere garantiti dalle cantine socie del Movimento Turismo del Vino: dalla segnaletica adeguata all’ambiente idoneo alla degustazione, dalla specifica preparazione del personale alla disponibilità di bicchieri da degustazione, dalla possibilità di effettuare visite guidate in cantina ed in vigneto alla predisposizione di materiale informativo sui vini.

Le cantine che rispondono a questi standard qualitativi ottengono la “Certificazione di qualità”, sinonimo di professionalità nell’accoglienza, la cui validità è subordinata a sorveglianza periodica e rinnovo triennale. Le cantine certificate sono immediatamente riconoscibili grazie alla formella in terracotta che riporta il logo dell’associazione nazionale, sostituita negli ultimi anni da una vetrofania con le stesse caratteristiche. (fonte: guidaviaggi.it)

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