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Il 20 gennaio 1752 la posa della prima pietra per la Reggia di Caserta Attualità 

Il 20 gennaio 1752 la posa della prima pietra per la Reggia di Caserta

Accadde oggi: era il 20 gennaio 1752 (270 anni fa) quando per la Reggia di Caserta fu posata fu posata la prima pietra del complesso, sulla quale Vanvitelli ne collocò un’altra con un distico in latino che recitava: Rimanga questo palazzo, questa soglia e la progenie dei Borbone, finché questa pietra per propria forza ritorni in cielo.

Il palazzo, il cui accesso è consentito attraverso tre portoni, presenta una pianta rettangolare, articolata attorno a quattro grandi cortili, i cui lati sono esposti ai quattro punti cardinali. La facciata principale, quella che guarda verso Napoli, è caratterizzata da un avancorpo centrale, sormontato da un timpano con orologio, dove quattro delle dodici colonne che decorano l’intera superficie, racchiudono un loggiato con una grande nicchia. La facciata sul parco è simile a quella principale, ma più ricca per la lunga teoria di paraste giganti che corre sul monumentale basamento; entrambe le facciate trasmettono un effetto grandioso, oltre che per la loro imponenza, anche e soprattutto per l’armonia delle parti, per la presenza dell’ordine composito alleggerito da giochi policromi ottenuti con l’uso combinato del travertino e dei mattoni. Un ampio loggiato attraversa il piano terra della reggia collegando i portali di ingresso al vestibolo centrale, dal quale è possibile scorgere il parco e la cascata sullo sfondo.

Quando nel 1759 Carlo passò al trono di Spagna, i lavori furono interrotti per essere ripresi nel 1765; alla morte di Luigi Vanvitelli (1773), il figlio Carlo si occupò del completamento delle decorazioni interne e del parco, quando il palazzo era giunto ai cornicioni e alle balaustre terminali. Nel 1774, seppure con delle modifiche rispetto al progetto originario, l’impianto esterno era concluso. Con la fine della dinastia borbonica la reggia perse la sua aura regale, ma, nonostante questo, resta a oggi tra le migliori testimonianze di un’epoca significativa per la storia del Regno di Napoli.

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