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Il 2 luglio di 65 anni fa la presentazione della Fiat 500, simbolo del boom economico Attualità 

Il 2 luglio di 65 anni fa la presentazione della Fiat 500, simbolo del boom economico

Accadde oggi, era il 2 luglio del 1957 (65 anni fa) quando la Fiat presentò la sua 500, simbolo del boom economico italiano. Costava 490.000 lire. Fu prodotta per due decenni, in un totale di oltre 4 milioni di esemplari. La Fiat 500 rappresenta per il marchio fondato da Giovanni Agnelli il modello di maggior successo, non solo per i numeri ma per quello che ha rappresentato e tutt’ora rappresenta in 60 anni di storia. Per scoprire la sua nascita bisogna tornare al 1957, quando l’Italia era un paese che si era lasciato alle spalle la distruzione della Seconda Guerra Mondiale ed era pronto a vivere il suo primo boom economico. Sul fronte della mobilità le strade iniziavano ad essere sempre più trafficate e tra i modelli di maggior successo spiccava la Fiat 600, progettata da Dante Giacosae venduta all’epoca a 590.000 lire. La 600 però non era alla portata di tutti e Vittorio Valletta, amministratore delegato della Fiat, chiese a Giacosa di realizzare un’auto in grado di essere acquistata anche dalle famiglie operaie e dalla classe media. Battezzata Nuova 500 perché la sigla era già stata utilizzata per il modello del 1936, conosciuto come Topolino, la novità firmata Fiat era caratterizzata dalle linee tondeggianti, dalla motorizzazione bicilindrica raffreddata ad aria da 479 cc con 13 cavalli, da una lunghezza di 2,97 metri, dal tetto in tela, due sedili anteriori, e da un listino di 490.000 lire pari a circa 13 stipendi di un operaio.

Mostrata in anteprima il 1° luglio nei giardini del Viminale al presidente del Consiglio Adone Zoni, e poi ufficialmente il 4 luglio a Torino, al momento del debutto la nuova 500 fu abbinata ad una dotazione troppo spartana anche per l’epoca. L’accoglienza del pubblico fu tutt’altro che entusiasta e Fiat corse subito ai ripari. Nel novembre del 1957 la nuova 500 venne commercializzata in versione Economica (quella del lancio ma proposta a 465.000 lire) e Normale a 490 mila lire. Quest’ultima migliorata su diversi aspetti, a partire dall’abitacolo per quattro persone per arrivare alla motorizzazione portata a 15 cavalli, che permetteva alla 500 di raggiungere i 90 km/h. Il 1958 fu l’anno di debutto della nuova 500 Sport, proposta nelle versioni con tetto rigido e con mezzo tetto in tela. Oltre alla livrea bicolore la cilindrata sale a 499,5 cm³ e le tante modifiche al motore portano la potenza a 21.5 cavalli e la velocità massima ad oltre 105 km/h. Il prezzo per la versione chiusa è di 560 mila lire, mentre optando per il tetto in tela scendeva a 495.000 lire. Il motivo? Negli Anni 50 il costo di produzione era in larga parte legato alla quantità di lamiera utilizzata. Nel 1959 arrivarono i modelli “Trasformabile” e “Tetto apribile”, mentre nel 1960 debuttò la 500 Giardiniera. Più lunga di oltre 20 centimetri rispetto al modello standard, per un totale di 3,185 metri, la Giardiniera presentava una carrozzeria rivista a partire dalle termine delle portiere dove iniziava una lunga zona posteriore che si concludeva con il portellone incernierato su un lato e utilizzabile come portiera. La novità principale si nascondeva sotto il pianale di carico, dove batteva il motore “a sogliola” realizzata da Dante Giacosa. Grazie a nuove soluzioni tecniche, come i cilindri posti orizzontalmente e la ventola radiale, la 500 Giardiniera (o Commerciale senza vetri posteriori laterali) diventò un’antesignana delle station wagon compatte. Dopo la Giardiniera la gamma della nuova 500 ha continuato ad evolversi con le serie D, F, L e R. Quest’ultima fu realizzata nello stabilimento siciliano di Termini Imerese fino al primo agosto del ’75, chiudendo così una storia nata 18 anni. Nei quasi due decenni di produzione la nuova 500 fu costruita in oltre 4 milioni di esemplari, diventando a tutti gli effetti l’auto che ha rappresentato al meglio il boom economico italiano. Prima auto per centinaia di migliaia di automobilisti, che impararono a fare la doppietta (il cambio era senza sincronizzatore), fu sinonimo di grande praticità unita ad un prezzo di acquisto alla portata di “quasi” tutti. Naturalmente non sono mancate le versioni speciali e sportive realizzate da preparatori come Abarth e Giannini, esemplari che riscossero grande successo anche nel mondo delle competizioni. Dopo la scomparsa dai listini nel 1975, il 4 luglio del 2007 Fiat ha riportato in vita la 500 – questa volta con trazione e motore anteriori. Da lì è ripartita una storia di successo che non sembra conoscere ostacoli: nei primi sei mesi dell’anno, è stata ancora la quinta auto più venduta in Italia.

 

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