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Grimaldi (UNACO): superbonus “dal governo serve maggiore chiarezza” Economia Lifestyle 

Grimaldi (UNACO): superbonus “dal governo serve maggiore chiarezza”

Il Superbonus 110%, allo stato attuale, mette seriamente in crisi le aziende e sta diventando un’opportunità sprecata. A chiedere risposte certe e immediate al nuovo governo nazionale è Angelo Grimaldi, presidente dell’Unaco, unione nazionale dei Costruttori.

In attesa di una soluzione legislativa, la priorità del Governo è consentire il completamento dei lavori già iniziati per due motivi principali: evitare il fallimento delle imprese coinvolte (33mila secondo i calcoli degli artigiani del Cna), con la conseguente perdita di posti di lavoro, e scongiurare spiacevoli situazioni per i contribuenti nel bel mezzo di una ristrutturazione. Nato per incentivare i cittadini a rendere le proprie case più ecologiche e sicure, il Superbonus si è rivelata una soluzione difficile da gestire e interpretare.

La prima causa del caos è lo sforamento di oltre 400 milioni di euro del plafond originario, stabilito in 33,3 miliardi. Oltre ai rischi per le aziende, legati all’impossibilità di cedere crediti d’imposta per circa 2,6 miliardi di euro, anche i contribuenti potrebbero trovarsi nei guai per eventuali esborsi salati da saldare per opere lasciate a metà. Le banche si sono ritrovate sommerse dalle numerosissime richieste di cessioni di crediti edilizi, denunciando l’impossibilità di compensarli. 

La grande opportunità si è trasformata in un grande problema per l’Italia e gli operatori. Le aziende così come gli istituti di credito che dovrebbero essere l’anello finale che deve mettere in moto la catena e quindi stabilire chi acquisisce un nostro credito deve avere un orizzonte temporale maggiore. Noi l’abbiamo detto già un anno fa, credo si debba ampliare l’orizzonte temporale dei lavori: gli interventi che si devono fare in dieci 15 anni, non si possono poi realizzare in soli due anni, causando uno stress della domanda e chiaramente un incremento dei prezzi, e poi la guerra ha fatto il resto e oggi le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

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