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Green pass: senza “passaporto sanitario” niente concorsi, piscine e palestre Attualità Primo piano 

Green pass: senza “passaporto sanitario” niente concorsi, piscine e palestre

Dal 6 agosto bisognerà esibire il green pass al tavolo solo se la consumazione avverrà all’interno del locale, come bar e ristoranti, e quindi non all’aperto né al bancone come inizialmente si era pensato. Senza “passaporto vaccinale” si dovrà rinunciare allo sport al chiuso: sempre dal 6 agosto si potrà andare in palestra solo se muniti di green pass. Che sarà necessario anche per l’accesso a spettacoli all’aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi. Tra le varie ipotesi anche quella di tamponi gratuiti per gli under 18 (fascia di popolazione vaccinata solo al 25%). Contestualmente si sta valutando di calmierare il costo dei test in farmacia per venire incontro a quelle fasce di popolazione che non possono sottoporsi a vaccinazione per motivi medici.

Esentati solo gli esclusi dalla campagna vaccinale, ovvero gli under 12 per cui non esiste ancora un vaccino autorizzato, e chi non può vaccinarsi per motivi di salute sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal ministero della Salute.
L’uso del green pass per accedere ai mezzi di trasporto pubblici – ad esempio per autobus e metro – non sarà nel decreto legge, “ma dovrà essere affrontato a stretto giro”. Per il momento non ci sarà nemmeno l’obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola. E il green pass non servirà per entrare nei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione.
Nessuna novità per le discoteche, che resteranno chiuse in tutta Italia anche in zona bianca. Il premier Draghi ha tuttavia annunciato l’intesa totale per “risarcire le discoteche”, prevedendo un fondo ad hoc anche per le sale da ballo.
In zona bianca, la capienza consentita per gli spettacoli culturali non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.
La cabina di regia ha trovato un accordo pure per quanto riguarda i nuovi parametri, che entreranno in vigore dal primo agosto: è stato stabilito il 10% dell’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e il 15% delle ospedalizzazioni per decretare il passaggio dalla zona bianca a quella gialla. Per passare in area arancione bisognerà avere le terapie intensive piene al 20% e un tasso di ospedalizzazione al 30%; per il passaggio nella zona rossa invece le percentuali salgono rispettivamente al 30% e al 40%.
I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

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