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Governo e Regione, un’intesa a “metà” sui rifiuti Politica 

Governo e Regione, un’intesa a “metà” sui rifiuti

Governo e Regione siglano il protocollo d’intesa contro i roghi dei rifiuti, tra i punti anche la sorveglianza rafforzata di siti pubblici e privati. Ma è lite tra l’esecutivo e il governatore Vincenzo De Luca, che firma solo parte dell’accordo. E c’è pure un giallo Salvini: sottoscrive il documento, ma è l’unico dei 7 ministri a disertare la conferenza stampa. In ogni caso, il premier Giuseppe Conte chiude lo scontro nell’esecutivo, con il no definitivo agli inceneritori: «C’è un contratto che va nella direzione di un’azione politica ben precisa: lavorare per una società verde, per un’economia circolare e per incrementare la cultura della raccolta differenziata ». Dunque, Salvini è per ora sconfitto. Lo scacco al capo leghista alimenta i rumors sulla sua fuga, subito dopo la firma. «Si scusa perché aveva impegni al Viminale» spiega Conte. Il voltafaccia di De Luca. L’altro mistero vede protagonista il governatore. Si registrano frizioni su un punto dell’intesa, relativo al progetto Epi.ca (Epidemiologia cancro). È il programma regionale, in corso da 6 anni, che vede i medici di base agire da sentinelle epidemiologiche. A tentare di mediare, Conte spedisce il portavoce Rocco Casalino. Ma al colmo del dissidio, De Luca lascia la prefettura di Caserta. Allora il ministro dell’ambiente, Sergio Costa, manda i suoi a cercarlo, ma di lui nessuna traccia. Solo dopo mezzora, il presidente della Regione rientra. Tuttavia, non firma l’accordo integrale e convoca un’autonoma conferenza stampa. E lì spara a zero. «Ho firmato il protocollo che attribuisce con chiarezza ai vari soggetti istituzionali le responsabilità in ordine al settore dei rifiuti, ma – precisa – non un secondo, quello che dà la possibilità di raccogliere dati oncologici a soggetti privati non riconosciuti. Per me si tratta solo di una marchetta pre-elettorale». De Luca ironizza: «Il secondo protocollo il governo l’ha firmato con sé stesso. Il soggetto citato si chiama Epica, ma la Regione non lo conosce. Per noi solo la sanità pubblica può certificare certi dati». Ma il governatore non contesta solo il protocollo. «Quando parlano di Terra dei fuochi ci fanno un danno, perché – sostiene – in tutta Italia ci sono tante terre dei fuochi, dove bruciano gli scarti industriali. Da noi invece bruciano i rifiuti solidi urbani negli Stir o nelle aziende private. In Lombardia, tra gennaio e ottobre, ci sono stati 17 roghi. Qui da noi stanno diminuendo sensibilmente ». Insomma, la Campania sarebbe vittima di una «mistificazione della realtà». Un danno per «la trattativa che io e il ministro Costa stiamo portando avanti a Bruxelles per eliminare la procedura di infrazione che fa pagare all’Italia 120mila euro al giorno». E, come sempre, De Luca ne ha per l’esecutivo («un’associazione temporanea di ministri»), sminuendo pure il piano di contrasto ai roghi («inviando l’esercito a guardia dei siti e più carabinieri, non fa altro che adempiere al proprio dovere, ma solo a metà»). E per concludere: «La Regione avrebbe dovuto querelare per danno d’immagine tutto il governo e i protagonisti di un pollaio a cui abbiamo dovuto assistere per una settimana». Il protocollo. Sono 11 le azioni previste dall’intesa. C’è il rafforzamento della sorveglianza nei siti ritenuti a rischio dalle prefetture delle 5 province. Parliamo di siti pubblici e privati: ad esempio, potrebbe accadere in casi come quello della Nappi Sud di Battipaglia, scenario di un maxi incendio il 25 giugno. Il controllo è affidato all’esercito e ad un centinaio di carabinieri specializzati in reati ambientali. La prevenzione si avvale anche di droni, satelliti e videosorveglianza. E c’è l’aumento dei vigili del fuoco sul territorio. Sul piano sanitario, Asl e medici di base sono in campo per il monitoraggio dell’aria e dei picchi anomali di malattie legate all’inquinamento. Tra le misure, anche una rete informatica per la gestione dei dati e la banca dati sul sistema di trattamento dei rifiuti; la messa a sistema del registro regionale dei tumori; nuove disposizioni in materia di risanamento ambientale post roghi. Fonte: La Città di Salerno

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