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Furbi, alcol e abusivi: è la movida fuorilegge a Salerno Economia Primo piano 

Furbi, alcol e abusivi: è la movida fuorilegge a Salerno

Un settore dove i controlli latitano; e così nei locali da ballo, discoteche, ristoranti, lidi aperti all’intrattenimento danzate del Salernitano le regole spesso non vengono rispettate. A cominciare dalla prescrizione più severa in termini di sicurezza: quella della capienza massima di avventori. Un numero che viene fissato dopo la verifica del possesso di una serie di requisiti: dalle uscite di sicurezza ai metri quadrati del locale. E qui spesso si nasconde l’inghippo: alcuni gestori d locali, infatti, chiedono un’autorizzazione per un numero basso di persone per evitare l’iter che prevede requisiti strutturali ben più severi. Altro abuso è quella dell’apertura di spazi dedicati al ballo senza l’ok delle autorità.

Abusivismo per capienza e autorizzazioni all’attività di sala da ballo che d’estate diventa più diffuso in alcuni locali e lidi. Su alcune spiagge salernitane, poi, questa estate si sono verificati diversi soccorsi per coma etilico in giovani e giovanissimi che partecipano a feste. Un fenomeno che ha portato addirittura qualche operatore a prevedere un servizio di ambulanza all’estero dell’attività. Nonostante il numero degli interventi dei mezzi di soccorso non c’è notizia di controlli scattati successivamente sulla somministrazione di alcolici anche a minori.

I controlli dei carabinieri. Ma ora la musica – il caso di dire sembra essere cambiata: dopo la città capoluogo, infatti, le verifiche del Nas dovrebbero essere estese anche alla provincia. La voce che circola tra i gestori di molte attività di intrattenimento è che a Salerno si usa il pugno duro e in altre città i controlli sono di gran lunga inferiori. Basta vedere cosa accade in alcune discoteche e locali di ristorazione “con intrattenimento danzante” nei comuni vicini o esaminare i recenti fatti di cronaca per accorgersi che qualcosa in questo ambito non va. I controlli vengono richiesti anche dagli stessi gestori dei locali, per evitare sia l’elusione delle norme di sicurezza da parte dei loto “concorrenti” sia l’abusivismo in discoteche improvvisate.

Abusivi e concorrenza sleale. Per comprendere il peso del fenomeno, sul sito silb.it, dell’associazione dei gestori di sale da ballo, viene pubblicato un apposito format per denunciare gli abusi in questo settore, anche relativo a un solo evento. Sulla sicurezza va ricordato inoltre che è di fatto poco applicato un accordo stipulato due anni fa tra la Silb e il Ministero per l’interno che prevede «meccanismi premiali per i gestori delle discoteche che aderiranno all’iniziativa, prevede pure un codice di condotta volto a regolamentare l’accesso e la permanenza dei frequentatori all’interno dei locali, in modo da prevenire possibili turbative e situazioni di illegalità o di pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico».

Le violazioni a Salerno. Per comprendere meglio cosa sta accadendo, nella sola Salerno, in quattro controlli eseguiti dai carabinieri del Nas del maggiore Vincenzo Ferrara sono emerse altrettante pesanti casi di violazioni: per tutti la costante è il superamento della capienza – al “Bogart” due volte, al “Modo” e al “Sea Garden” per una volta – con tre sequestri (due al Bogart e uno al Modo). E dopo i controlli sono scoppiate le polemiche, con alcuni che hanno parlato di persecuzione. Polemiche corse su Facebook anche per i controlli di sabato sera da parte di unorganizzatore della serata al Modo. Differente e molto pacata la reazione dell’amministratore della società che gestisce il Modo: «Quella sera si è verificato un evento imprevedibile dovuto alla presenza dei Neri Per Caso – dice Raffaele Colucci – Non era nostra intenzione superare i limiti di capienza. Purtroppo il successo della manifestazione ha richiamato un numero enorme di persone che abbiamo fatto la leggerezza di far entrare». Sull’accusa di aver allestito una discoteca non autorizzata, Colucci replica: «Alcuni avventori si sono alzati per ballare e questo rientra in un’altra tipologia di autorizzazione che non abbiamo ma che provvederemo a richiedere perché il locale lo consente. Non vogliamo assolutamente trovarci più in questa situazione: è la prima volta in 16 anni di lavoro ». E l’avvocato Marco Martello, che assiste la società “Modo”, assieme al collega Nello Naddeo aggiunge: «Abbiamo già chiesto il dissequestro del locale visto che il fatto contestato è episodico. Un dissequestro per garantire i livelli occupazionali e il nomale svolgimento dell’attività di bar e ristorazione rispetto alle quali non è stato mosso alcun rilievo. Il Modo è autorizzato fino a 200 persone come ristorante e bar con trattenimento danzante. Gli addetti all’esterno del locale, sabato sera, hanno posto argine agli avventori che chiedevano di entrare». Nelle prossime ore ci sarà l’udienza gip per la convalida del sequestro. Fonte: La Città di Salerno

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