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Frontiere tracciabili, la Guardia Costiera sequestra tonnellate di pesce Attualità Primo piano 

Frontiere tracciabili, la Guardia Costiera sequestra tonnellate di pesce

Operazione di controllo da pare della Guardia Costiera sui prodotti della pesca importati dall’estero, in corso su tutto il nazionale. Il dispositivo operativo, coordinato a livello nazionale dal Centro Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca delle 15 Direzioni Marittime regionali ha permesso di registrare, ad oggi, 9.000 verifiche condotte dagli ispettori della pesca su tutto il territorio nazionale. 380 le sanzioni elevate per un importo complessivo di oltre 600 mila euro, con 274 sequestri operati per un totale di circa 80 tonnellate di prodotto ittico irregolare pronto ad essere immesso nel circuito della grande distribuzione.

“Rimane alta in questo periodo dell’anno la domanda di prodotti ittici, che continua ad aumentare in maniera esponenziale proprio nel periodo delle festività natalizie”, fa sapere la Guardia Costiera. Che aggiunge: A questo dato oggettivo, la Guardia Costiera risponde con un’operazione complessa nazionale finalizzata a contrastare l’inevitabile incremento del rischio a cui è esposto il consumatore nell’acquisto di prodotti ittici provenienti – soprattutto in questo periodo dell’anno – dall’estero. Il rischio è che tali scorte siano immesse sul mercato prive delle necessarie informazioni sulla provenienza. Quindi potenzialmente non idonee al consumo umano poiché non rispondenti ai necessari parametri di qualità e genuinità”.

L’operazione è denominata ‘Frontiere Tracciabili’. E’ iniziata ai primi di dicembre e proseguirà fino al termine delle festività. Impegnati oltre 3mila uomini e donne della Guardia Costiera in una serie di mirati controlli lungo l’intera filiera ittica, concentrati soprattutto sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione, ove peraltro principalmente viene accentrato anche il prodotto proveniente dall’estero. All’intenso piano di controlli si sono inoltre aggiunte verifiche mirate sui punti di ingresso dello stesso nel territorio italiano come porti e aeroporti, nonché verifiche su strada e lungo autostrade. L’operazione si focalizza sulla verifica della bontà dei prodotti della pesca importati, perché rispondano ai requisiti di igiene, qualità e tracciabilità, garantendo tutte le informazioni necessarie ad attestarne la loro provenienza legale.

“La stretta della Guardia Costiera Italiana nei controlli rafforzata dalla collaborazione con altre Amministrazioni dello Stato mette al centro il cittadino, tutelato nell’acquisto di prodotti sicuri, controllati e certificati, evitando l’immissione nella media e piccola distribuzione di decine di tonnellate di prodotti della pesca pericolosi per i consumatori finali.

Accade anche spesso che i prodotti ittici siano venduti – consumando delle vere e proprie frodi a carico dei consumatori – a prezzi maggiorati, nonché quali specie più pregiate, attraverso l’immissione sul mercato di prodotti della pesca che invece, per origine, provenienza, qualità differiscono dalle caratteristiche dichiarate all’ignaro consumatore”.

È scattata così – a tutela del ‘made in Italy’ e a sostegno degli operatori nazionali del settore della pesca, già colpiti dalle difficoltà connesse all’emergenza epidemiologica – la scelta mirata di rafforzare le attività degli ispettori della Guardia Costiera specializzati nei controlli sulla pesca con un focus sui prodotti importati dall’estero, pronti ad essere smistati in maniera illegale e, quindi, non concorrenziale sul mercato italiano attraverso la grande e media distribuzione.

I numeri dell’operazione “sono destinati ad aumentare con il trascorrere dei giorni e che si inseriscono nello sforzo complessivo posto in essere dalla Guardia Costiera in materia di controllo pesca nel 2020, per un importo di oltre 7milioni di euro di sanzioni comminate, cui è scaturito il sequestro di oltre 340 tonnellate di prodotto irregolare, un terzo del quale di provenienza estera”.

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