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Foscarini: “La Salernitana deve cambiare obiettivo, deve sintonizzarsi sulla salvezza” Sport 

Foscarini: “La Salernitana deve cambiare obiettivo, deve sintonizzarsi sulla salvezza”

“Il Cittadella è il “nemico” peggiore nel momento più delicato del campionato della Salernitana”, lo afferma il tecnico Claudio Foscarini nell’intervista rilasciata al collega Pasquale Tallarino del quotidiano Il Mattino. “Occhio alla bagarre salvezza: la Salernitana non se l’aspettava e la mente, adesso, dovrà essere allenata alla lotta, un altro tipo di lotta, quella che dà meno soddisfazioni”.

Quanti punti mancano all’obiettivo minimo, secondo lei?

“Cinque o sei, ma i primi tre vanno conquistati alla svelta. La Salernitana ha 35 punti e non è tranquilla, perché ha solo il Crotone come squadra cuscinetto tra la zona franca e quella della disperazione che addirittura, a quota 30, coincide pure con la retrocessione diretta”.

Qual è la difficoltà maggiore, in questi casi?

“Cambiare in fretta obiettivo, sintonizzarsi sulla salvezza. La Salernitana è piombata all’improvviso in una posizione di classifica che non le appartiene, però adesso dovrà conviverci. Posso testimoniarlo, attraverso l’esperienza diretta: con l’Avellino, l’anno scorso, piombammo nella lotta all’ultimo respiro e furono decisive le sfide conclusive contro Spezia e Ternana. Il Novara, però, stazionava nei quartieri nobili e all’improvviso fu risucchiato. Il fatto di non essere mai stata considerata una pericolante e di non essersi mai sentita tale, fino a poche giornate fa, può penalizzare la Salernitana dal punto di vista psicologico, rispetto a Foggia, Crotone e Venezia che sapevano di dover fare questo tipo di campionato”.

La Salernitana ha «specialisti» salvezza?

“Nella mia lotta salvezza in Irpinia, avevo alleati in squadra, uomini e protagonisti: erano Di Tacchio e Migliorini, oggi colonne della squadra di Gregucci. Furono titolari inamovibili nei momenti clou e allo stesso modo, quest’anno, sono convinto che sapranno tirarsi fuori dalle sabbie mobili. A Cittadella, nel 2014, Djuric seppe trascinarci verso la salvezza,mezza volata fu merito suo e seppe caricarsi la squadra sulle spalle. Milan è un tipo all’apparenza mite ma è di grande esempio per la squadra”.

Che partita si aspetta?

“Difficile, spigolosa, apertissima. Il Cittadella ha fatto un favore a battere il Livorno, in chiave Salernitana, però adesso viene all’Arechi rilanciata nei playoff, consapevole di non poter steccare perché se la gioca con Spezia e Perugia. Iori è il leader fuori dal campo e Adorni dentro. Moncini il finalizzatore e Schenetti il trequartista che non dà riferimenti, crea superiorità, si inserisce e segna. Paleari uno dei migliori portieri della categoria, a guardia di un’ottima difesa, la migliore del campionato. La Salernitana ha diverse carte da giocarema non rinunci allamigliore: il pubblico”.

mm

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