You are here
Fonderie, sabato presidio degli ambientalisti Attualità 

Fonderie, sabato presidio degli ambientalisti

“Sono di appena pochi giorni fa, precisamente del 17 e 18 maggio 2021, le ultime foto, in ordine di tempo, scattate da cittadini esasperati, invasi quotidianamente da odori nauseabondi e polveri nere, che ritraggono ancora una volta le fonderie Pisano mentre immettono fumi in atmosfera senza filtrarli dai camini.

Sabato 22 maggio, alle ore 10.00 con il presidio e alle 10.30 con la conferenza stampa, presso la rotatoria in via dei Greci a Salerno (adiacente le Fonderie Pisano) – https://www.facebook.com/events/3953847501366499/ – renderemo pubblico il contenuto della relazione finale dello studio SPES, entrata in nostro possesso lo scorso 8 aprile. Parteciperanno parlamentari e consiglieri comunali ed interverranno, tra gli altri, il dr. Paolo Fierro, vicepresidente dell’Associazione nazionale “Medicina Democratica” ed il dr. Luigi Esposito, epidemiologo.
Dopo aver letto le centotrenta pagine della relazione finale dello studio SPES, consegnateci in lingua Inglese, nelle quali, associate ai dati già noti sulla situazione drammatica del suolo, dell’aria e del sangue degli abitanti della Valle dell’Irno, emergono nuove evidenze scientifiche gravissime, ribadiamo come sia sempre più urgente la chiusura immediata delle fonderie. La relazione preliminare aveva già messo nero su bianco alcuni dati gravissimi che riguardano il nostro territorio, tra cui un eccesso di metalli pesanti a livelli preoccupanti in generale, alcuni di essi come il cadmio ad altissima nocività, la diossina e la presenza di valori di mercurio, nel sangue dei volontari della Valle dell’Irno, cinque volte superiori ai valori rilevati nella Terra dei Fuochi.
Il Sottosegretario di Stato per la Salute Andrea Costa, lo scorso 14 maggio, ha risposto così all’interpellanza urgente del deputato della Repubblica Nicola Provenza: “Tra i Comuni che annoverano tra i fattori di rischio esposizioni a contaminanti potenzialmente rilasciati da impianti quali la Fonderia, si segnala una particolare attenzione e necessità di ulteriori approfondimenti per le malattie in eccesso nei singoli Comuni e, in particolare, per gli eccessi del tumore alla vescica riscontrati tra gli uomini – sia di Baronissi, sia di Pellezzano – e gli eccessi rilevati nella popolazione femminile del tumore del rene a Pellezzano e del tumore del polmone a Baronissi. Inoltre, meritano particolare attenzione gli eccessi di mortalità e i ricoveri per tumore della mammella delle donne di Pellezzano, non solo per la loro possibile associazione a contaminanti ambientali, ma anche per la necessità di implementare idonei sistemi di prevenzione, quali gli screening oncologici. Si segnalano, infine, gli eccessi dei deceduti per mesotelioma pleurico a Pellezzano e dei ricoverati per asbestosi del Comune di Salerno, data l’associazione di queste patologie con l’esposizione ad amianto. Alla luce dei risultati qua presentati e in base a quanto premesso, secondo l’Istituto questa prima indagine epidemiologica ha consentito di individuare alcune criticità nel profilo di salute nelle popolazioni dei Comuni oggetto dell’analisi, che necessitano certamente di ulteriori approfondimenti”.
Auspichiamo che dopo lo studio SPES, tra le indagini epidemiologiche del Ministero della Salute e quelle che la Procura di Salerno sta svolgendo con i i consulenti tecnici Biggeri eForastiere, uscirà sicuramente fuori tutta la verità.
Il Comitato/Associazione Salute e Vita invita, oltre agli organi di stampa, la popolazione e le associazioni a partecipare e a fornire la loro adesione, inviando un messaggio WhatsApp al numero 328.3347836 o inviando un’email a [email protected].
Nello specifico chiediamo alle Istituzioni responsabili della salute pubblica:
1) che vengano adottati provvedimenti immediati per interrompere la dispersione nell’ambiente di mercurio a partire dalle produzioni industriali che utilizzano, come combustibile, il carbon coke nei cosiddetti forni a cubilotto;
2) che vengano messe in sicurezza le popolazioni esposte per evitare ulteriori danni alla salute e vengano utilizzati, anche in occasione del Recovery plan, fondi specifici per le bonifiche e per un piano di disintossicazione della popolazione;
3) che venga data una pubblica esposizione, da parte della Regione Campania e dell’Istituto zooprofilattico, dei dati rilevati, in forma intellegibile, dinanzi alla popolazione campana ma, in particolare, alle comunità di cittadini più esposte nei territori, a partire dai grafici e dalle mappe dei vari clusters esaminati.
Vi aspettiamo per rivendicare il diritto alla Salute ed un Futuro alle prossime generazioni, ribadendo l’urgenza di intervenire per squarciare il silenzio dell’ipocrisia della politica e delle Istituzioni complici dell’avvelenamento dell’aria, del terreno e della popolazione”, scrive il comitato Salute e Vita.

scritto da 







Related posts