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Fiumi di droga a Scafati, 4 arresti e un’indagata a piede libero. Ecco i nomi Cronaca Provincia e Regione 

Fiumi di droga a Scafati, 4 arresti e un’indagata a piede libero. Ecco i nomi

Traffico di droga a Scafati, un’indagine dell’Antimafia porta in carcere tre persone ed una ai domiciliari. La decisione del gip del tribunale, risalente a due giorni fa a seguito di un’udienza di convalida, si rifà ad un decreto di fermo che aveva coinvolto lo scorso venerdì, cinque persone. Per una di queste, vi è stata la scarcerazione in assenza di gravi indizi di colpevolezza, mentre per una quarta, la sostituzione del carcere con gli arresti domiciliari. Nell’ipotesi della procura, con indagini condotte sul campo dalla Squadra Mobile di Salerno, l’esisitenza un traffico di ingenti quantitativi di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, con la contestazione dell’articolo 74. Ordinanza di custodia in carcere per il 39enne Vincenzo Starita, Antonio Muollo di 52 anni e Giuseppe Marra, di 56 anni. Ai domiciliari Immacolata Oliva, moglie di Starita, mentre resta indagata C.M., scarcerata dal gip per assenza di gravi indizi di colpevolezza

In carcere sono finiti soggetti noti alle forze dell’ordine, con almeno uno ritenuto vicino ad “ambienti della criminalità organizzata”. Proprio partendo da lui, gli agenti di polizia hanno raccolto diversi elementi, con intercettazioni ambientali e telefoniche, ricostruendo un giro fatto di contatti e sodali, impegnati a trattare e vendere elevati quantitativi di stupefacente. Tra le accuse mosse dalla procura Dda, la cessione di un paio di chili di cocaina e la trattativa per ulteriori trenta di marijuana. Per uno degli indagati, la Mobile ha utilizzato un software spia, una sorta di virus, installato sul suo telefono, in grado di captare parole e movimenti del soggetto. Per almeno due degli indagati, ritenuti promotori materialmente della gestione del traffico di stupefacente, il gip ha ravvisato il pericolo di fuga. I due, in occasioni diverse, si sarebbero attivati per allontanarsi da Scafati durante le indagini della Dda. L’inchiesta è destinata a proseguire, allo scopo di individuare con esattezza il canale di approvvigionamento degli indagati, oltre che i destinatari di alcune partite di stupefacente, le cui trattative sono state registrate attraverso le intercettazioni. Giorni fa, il gip ha accolto parzialmente la richiesta della procura, disponendo un’ordinanza in carcere per tre persone, scarcerandone una quarta e sostituendo la misura del carcere con i domiciliari, per una quinta.

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