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Fatture gonfiate, Nas nel centro privato a Salerno Cronaca 

Fatture gonfiate, Nas nel centro privato a Salerno

Fatture gonfiate nella sanità privata: blitz in una grande struttura salernitana. Il giro di vite nei controlli annunciato dalla Regione, ha portato i Nas in un centro con sedi nel capoluogo e in provincia. Fonti investigative parlano di presunti riscontri ai sospetti di irregolarità nei rimborsi richiesti all’Asl. E un verbale è stato trasmesso alla procura al termine delle verifiche, condotte nei giorni scorsi dai militari guidati dal maggiore Vincenzo Ferrara . Sulla relazione degli investigatori lavora il pool reati contro la pubblica amministrazione. Non una novità, dopo i controlli a tappeto in corso da tempo. Già lo scorso marzo la procura di Salerno ha emesso 39 avvisi di garanzia nei confronti di amministratori, commissari straordinari e dirigenti dell’azienda sanitaria, in carica dal 2014 al 2016. Tra gli indagati figurano titolari di alcuni centri accreditati. Le contestazioni riguardano l’ipotesi di irregolarità nella determinazione dei tetti di spesa per prestazioni erogate in convenzione. Nella maxi inchiesta del pm Silvio Marco Guarriello , ci sono gli ex vertici dell’Asl, in seguito commissariata: dal direttore generale Antonio Giordano al direttore amministrativo Antonella Tropiano a quello sanitario Maria Vittoria Montemurro , oltre ai precedenti manager Antonio Squillante e Federico Pagano , defunto ex responsabile della struttura Programmazione e controllo. Gli inquirenti sospettano che l’Asl non si sarebbe adeguata ai criteri dettati da un decreto commissariale di due anni fa. E se la lente dei magistrati è da molto puntata sul mondo della sanità privata, gli ultimi accertamenti derivano anche dalla stretta annunciata da Palazzo Santa Lucia. A Salerno, procede una task force attivata dall’intesa siglata da Asl e procura. In campo, oltre ai Nas, i funzionari dell’Azienda sanitaria. Un’intensificazione nei controlli su cui era giunto l’avvertimento del governatore De Luca , nel pieno dello scontro con i laboratori, sul sentiero di guerra per l’esaurimento dei budget. I destinatari erano sia le strutture che i manager Asl, nel momento in cui la Regione comunicava di aver trovato le risorse per scongiurare lo stop alle prestazioni. «Nell’ambito del protocollo firmato con la Finanza – comunicava il mese scorso il governatore-, sono stati attivati una serie di controlli a tappeto nelle strutture accreditate dove già si segnalano diversi casi di aggravi di spesa fuori della norma. Si userà il pugno di ferro nei confronti delle residue e limitate aree speculative presenti nel mondo dei laboratori. Non saranno tollerati né i truffatori, né i mancati o poco rigorosi controlli». Fonte: La Città di Salerno

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