Estorsione e usura a Cava de’ Tirreni, la Procura Generale: “Niente sconti di pena per gli Zullo”
Estorsione ed usura. Il procuratore generale Antonella Giannelli, inAppello, chiede le stesse pene di primo grado per Dante e Vincenzo Zullo e per il loro braccio destro Vincenzo Porpora. Ovvero: complessivi ventisei anni e tremesi di reclusione. Ilgruppo (in primo grado assolti LuciaZullo e Giovanni Sorrentino) commetteva i reati nei confronti di imprenditori e commercianti cavesi. Secondo l’accusa Porpora sarebbe passato da vittima iniziale degli Zullo a quello di complice degli stessi. Gestore di una nota pescheria, Porpora sarebbe stato risucchiato dai prestiti usurai e, quindi, messosi al servizio di Zullo. Sentenza attesa per il 27 gennaio.