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Eboli, infermiere pagato per non fare niente Provincia Provincia e Regione 

Eboli, infermiere pagato per non fare niente

Ogni mattina, un infermiere arriva in ospedale ad Eboli, timbra l’ingresso, entra in reparto e resta a braccia consorte, fino alla fine del turno.   Lo scrive oggi il quotidiano La Citta. E pur conoscendo questa vicenda singolare, non fanno nulla per risolverla. Sono trascorsi oltre quattro mesi dall’inibizione ricevuta dall’infermiere del Pronto soccorso di Eboli. È cambiato il direttore sanitario dell’ospedale, ma non il destino professionale dell’infermiere costretto a non fare niente in reparto da oltre 130 giorni. Nessun contatto con i pazienti e nemmeno con i medici di turno, sarebbe questo il diktat partito dalla primaria. Turno dopo turno, giorno dopo giorno, i vertici dell’ospedale non hanno risolto il braccio di ferro.  A fine mese gli viene pagato lo stipendio, anche se resta a braccia incrociate per tutti i turni di lavoro. «Sappiamo che c’è stato un incontro tra il nuovo direttore sanitario, Gerardo Liguori, e la primaria del Pronto soccorso – afferma Vito Sparano, dirigente della Uil Fpl-. Speriamo che presto venga adottata una soluzione. Andare avanti così non è possibile. L’infermiere non può trascorrere le giornate e i turni di lavoro inibito a qualsiasi tipo di prestazione sanitaria».

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