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È su Facebook anziché lavorare, dipendente comunale nei guai a Eboli Cronaca Provincia e Regione 

È su Facebook anziché lavorare, dipendente comunale nei guai a Eboli

Sorpreso a navigare in internet, un dipendente comunale rischia di finire davanti alla commissione disciplinare. Il procedimento interno intrapreso a Palazzo di Città è alle prime battute. L’episodio è avvenuto pochi giorni fa. Seduto alla sua scrivania, l’impiegato di via Ripa era impegnato al computer durante il turno di lavoro. A tradirlo è stata la schermata del monitor: il dipendente era collegato a Facebook. Il burocrate è stato sorpreso alle spalle, il video è stato girato con un telefonino. L’autore della registrazione si trovava nell’ufficio di fronte. Le immagini sono state effettuate approfittando di una finestra aperta. La registrazione è chiara, il video inchioda il dipendente. Il contenuto delle riprese non è rimasto riservato ma è stato trasmesso ai vertici dirigenziali del Comune. Dopo la reazione di stupore e di imbarazzo è sopraggiunta la richiesta di chiarimenti. L’infrazione è ritenuta grave. L’irregolarità professionale è punita con una sanzione disciplinare. Gli impiegati sono a conoscenza dei rischi che corrono navigando sul web durante il turno di lavoro. Il dipendente è stato ascoltato dai suoi superiori. Nei giorni successivi ha prodotto una memoria difensiva consegnata al capo servizio. Il licenziamento non è previsto, almeno in questa fase. La sanzione disciplinare verrà decisa alla fine dell’istruttoria interna. Per adesso ci potrebbe essere un semplice richiamo verbale. L’ipotesi più severa è una nota di censura. In caso di recidiva, potrebbero partire misure punitive più gravi. L’utilizzo dei social network durante il turno di lavoro è una pratica diffusa negli uffici pubblici ma rappresenta comunque un’irregolarità. Il clima in Comune si è improvvisamente avvelenato. La discussione sull’utilizzo dei social network ha riaperto un vecchio dibattito. Anni fa, un direttore generale isolò i computer negli uffici comunali impedendo ai dipendenti di collegarsi a internet. Il provvedimento giudicato con severità ebbe vita breve: durò poco più di un mese. Oggi una scelta simile sarebbe anche inutile considerando che molti impiegati utilizzano i telefonini personali per navigare sul web o per la messaggistica personale. A destare la curiosità maggiore è stata l’identità dell’autore del video. Chi ha girato le immagini alle spalle dell’impiegato? Chi ha avuto poi il coraggio di spedire il video ai dirigenti comunali? L’identità del video–operatore è stata svelata in poche ore. Appare evidente che ci sono dipendenti comunali a Eboli con una spiccata capacità “investigativa”. In attesa della decisione della commissione disciplinare, guardarsi alle spalle è diventata la prassi più diffusa negli uffici comunali. Fonte: La Città di Salerno

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