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Disertore nordcoreano, il Comando Onu: Pyongyang ha violato lʼarmistizio Italia e Mondo 

Disertore nordcoreano, il Comando Onu: Pyongyang ha violato lʼarmistizio

La Corea del Nord ha violato per due volte, quando i suoi soldati hanno sparato verso il Sud e quando hanno attraversato il confine nella “caccia” al commilitone fuggitivo, l’armistizio che chiuse la Guerra di Corea del 1950-53. Sono questi i risultati delle indagini realizzate dal Comando Onu, a guida Usa, sul caso del 13 novembre che ha visto un militare nordcoreano disertare al varco di Panmunjom.

Il generale Vincent K. Brooks, a capo del Comando Onu, ha rilevato che la condotta delle truppe alleate è stata appropriata e rispettosa dell’armistizio evitando la “ripresa delle ostilità” tra le due parti. Le indagini hanno coinvolto rappresentanti di Usa, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda, con la presenza di membri di Svezia e Svizzera della Commissione di supervisione delle Nazioni neutrali.

L’armistizio, ha osservato il generale, è stato messo a dura prova “ma resta in vigore”. Il Comando Onu ha notificato al Nord le violazioni rilevate chiedendo un meeting di discussione sul caso con i militari. La contestazione sulla violazione dell’armistizio si collega ai circa 40 colpi sparati dai soldati del Nord per impedire la fuga del commilitone, colpito tuttavia da almeno 5 proiettili, mentre un militare ha superato sia pure brevemente la “linea di demarcazione” armato di fucile.

Il disertore, soccorso e portato in ospedale, è stato poi sottoposto a due delicati interventi chirurgici, complicati da stomaco e intestino infestati da parassiti: attualmente, secondo l’ultimo bollettino medico, l’uomo, poco più che ventenne, ha ripreso conoscenza e le sue condizioni sono in miglioramento.

Il video rilasciato dal Comando Onu, ricavato dalle telecamere di sicurezza a circuito chiuso, mostra il fuoristrada guidato dal fuggitivo che taglia a tutta velocità la strada alberata sul lato del Nord prima della brusca frenata e della corsa a piedi verso il Sud. Quattro guardie nordcoreane, con pistole, fucili e mitra, lo inseguono sparando colpi a ripetizione, con 5 che vanno a bersaglio e altri che finiscono nel territorio sudcoreano. Altre immagini, con altre telecamere, mostrano tre membri del battaglione di sicurezza sudcoreano della Jsa strisciare per recuperare il disertore ferito e nascosto sotto un muretto.







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