You are here
De Luca da Venezia: “Nessun tetto al mandato io mi ricandido in eterno” Attualità Primo piano 

De Luca da Venezia: “Nessun tetto al mandato io mi ricandido in eterno”

Vincenzo De Luca  a Venezia per un incontro organizzato da Confindustria. L’argomento è la sua ricandidatura, per un terzo mandato, alla guida della Regione Campania. Sollecitato dai giornalisti a proposito dell’abolizione del tetto alla rielezione negli Enti locali, De Luca risponde: “Nessun tetto ai mandati, o mettiamo tetti a tutti quanti, sarebbe demenziale ma coerente, oppure non si capisce il tetto”. Per De Luca “la parola sia dei cittadini, poi possano decidere per un mandato o sostenere qualcuno che risolva qualche problema. Bisogna valutare nel merito l’azione di Governo, c’è solo demagogia. Io mi ricandiderò in eterno, dipende dalla salute”.

Gli stipendi dei docenti

Durante la diretta del venerdì, invece, è tornato ad attaccare il governo nazionale, questa volta sulla scuola. “Abbiamo ascoltato una dichiarazione del Ministro dell’Istruzione Valditara relativa agli stipendi dei docenti, propone di differenziare gli stipendi tra i territori del Paese. Sulle politiche scolastiche va avanti come nella sanità una linea chiara di privatizzazione: differenziare lo stipendio, tra nord e sud sostanzialmente, vuol dire accentuare gli elementi di separazione del nostro Paese, vuol dire accentuare e rendere permanente il divario tra nord e sud, vuol dire abbandonare ogni politica meridionalista”.”A Milano il costo della vita è più alto, questo è assolutamente vero – spiega il governatore -. Ma sappiamo anche che a Milano in una famiglia lavorano tutti quanti: nel sud no, se lavora uno è un miracolo. Il tasso d’occupazione nel nord sfiora il 70%, nel sud siamo al 40% e la disoccupazione giovanile è doppia rispetto a quella del centro nord. Quindi anche se facciamo un calcolo sostanziale è fuorviante ragionare sul costo della vita, ma dobbiamo ragionare sulle entrate registrate da ogni famiglia”. Poi annuncia: “La prossima settimana a Napoli faremo una grande manifestazione per la difesa della scuola pubblica: chiariremo quali sono i pericoli, quale è l’orientamento del Governo”.”Cercheremo di avviare – prosegue il governatore – una mobilitazione nel nostro Paese a difesa della scuola pubblica, cioè del diritto alla formazione di tutti i nostri giovani anche quelli di famiglie non abbienti”. De Luca si è soffermato anche sul capitolo sanità che coinvolge anche la Campania: “Qualche servizio televisivo ha riprodotto un’emergenza nel Pronto Soccorso del Cardarelli facendo vedere immagini di 6 anni fa. C’è anche qualche dichiarazione mia di 6 anni fa, quando nel Cardarelli non si poteva neanche camminare per la presenza di lettini nei reparti. Con una grande operazione di riorganizzazione abbiamo risolto l’emergenza. Oggi sono passati 6 anni e non c’è più un medico disponibile a entrare nei Pronto Soccorso, ma in tutta Italia, non al Cardarelli”. “Non vorrei – afferma il governatore – che fosse cominciata un’altra campagna che riproduce la solita litania che riguarda gli ospedali di Napoli. Abbiamo letto notizie di cronaca di quanto successo a Milano, Roma, Torino, in tutte le parti d’Italia. Abbiamo avuto notizie di morti nelle corsie, bambini appena nati deceduti: ci auguriamo di non dover perdere altro tempo per spiegare bene le situazioni e per evitare di buttarla in demagogia ogni volta che si parla del sud e di Napoli. Qui – ricorda il presidente della Regione – siamo impegnati nel più grande programma di rinnovamento dell’edilizia ospedaliera che abbia mai conosciuto la Campania”.

Le armi all’Ucraina

Non mancano anche le perplessità sulla guerra tuttora in corso in Ucraina. “Aumentano le operazioni militari in Ucraina e abbiamo appreso che per quanto riguarda le spese militari i governi europei, e il governo italiano tra questi, sono autorizzati anche ad andare oltre il patto di stabilità. Per la sanità pubblica non hanno trovato un euro. Per gli armamenti sono tutti pronti a sforare il patto di stabilita’, andare oltre la soglia del debito pubblico che già abbiamo accumulato in Italia”. “A me pare – aggiunge il governatore – doppiamente grave perche’ si penalizza la sanita’ pubblica e perche’ per quanto riguarda l’Ucraina continuiamo ad andare avanti in maniera assolutamente irresponsabile”. “Non c’è neanche l’ombra di un’iniziativa di pace” conclude De Luca.

scritto da 







Related posts