Damiani ‘o brasiliano deve scontare tutta la pena, ricorso respinto in Cassazione

Nessuno “sconto” di pena per Bruno Humberto De Paula Damiani , alias  ‘o “brasiliano”, attraverso il riconoscimento del suo stato di tossicodipendente. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha rigettato così il ricorso f  contro il provvedimento della Corte d’Appello di Salerno. Era stato chiesto ai giudici salernitani di applicare in sede esecutiva la continuazione per una serie di reati commessi dal “brasiliano”. Una circostanza questa che avrebbe portato a un diverso computo della pena finale e ad un conseguente “alleggerimento” degli anni da scontare. Il legale Michele Sarno, contestava anche la sussistenza della circostanza aggravante dell’articolo 7 (aggravante mafioso).Nulla da fare, dunque, per il “brasiliano”, che dall’aprile scorso sta scontando le sue condanne in regime di detenzione domiciliare in un paesino dell’entroterra cilentano. I giudici del Tribunale di sorveglianza di Torino, letta la nota della direzione sanitaria, avevano infatti ritenuto, viste le patologie del detenuto, di poter applicare in via provvisoria la misura alternativa al carcere, così come previsto dalla recente normativa Covid. Damiani sta scontando un cumulo di pena per estorsione e altri reati legati agli stupefacenti.