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Covid nel Mondo, record negli Usa. E la Germania dichiara tutta l’Italia zona a rischio Attualità Italia e Mondo Primo piano 

Covid nel Mondo, record negli Usa. E la Germania dichiara tutta l’Italia zona a rischio

Gli Stati Uniti hanno superato la cifra di 9.6 milioni di casi confermati di coronavirus e oltre 234 mila decessi. Sebbene New York non sia più lo Stato con il maggior numero di infezioni, continua ad essere il più colpito in termini di morti con oltre 33mila vittime. Il bilancio provvisorio delle vittime supera di gran lunga il limite inferiore delle stime iniziali della Casa Bianca, che nel migliore dei casi prevedeva tra 100 e 240mila morti a causa della pandemia. Il presidente Donald Trump ha abbassato quelle stime ed era fiducioso che la cifra finale sarebbe stata compresa tra 50 e 60mila morti, anche se in seguito ha previsto fino a 110mila morti, un numero che è stato superato.

La Germania dichiara tutta l’Italia zona a rischio

La Germania dichiara tutta l’Italia zona a rischio Covid. Il provvedimento in vigore da domenica. Sei giorni fa, nella lista stilata dal Robert Koch Institut (Rki), il centro epidemiologico tedesco, erano già state inserite tutte le regioni italiane con la sola eccezione della Calabria. Il criterio per definire una determinata area geografica ‘zona a rischio’ scatta quando l’epidemia da coronavirus supera i 50 nuovi contagi su 100 mila abitanti in una settimana. Per chi rientra nella Repubblica federale da tali aree vige l’obbligo della quarantena, che puo’ essere “abbreviato” se ci si sottopone al tampone Covid.

Il Brasile supera i 5,6 milioni di contagi

Il Brasile, uno degli epicentri della pandemia, ha superato i 5,6 milioni di casi, secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute. Dal primo contagio, il 26 febbraio, e dalla prima morte, il 12 marzo, entrambi a San Paolo, il Paese ha ora un totale di quasi 162mila morti. Nonostante l’ormai più consistente riduzione della media giornaliera di decessi e infezioni, il Brasile rimane uno dei tre paesi più colpiti al mondo insieme a Stati Uniti e India.

Calano leggermente i contagi e i morti giornalieri legati al coronavirus nel Regno Unito nel giorno dell’entrata in vigore del lockdown nazionale bis imposto dal governo di Boris Johnson in Inghilterra. Secondo i dati del ministero della Sanità, diffusi in serata più tardi del solito per questioni tecniche, i decessi nelle 24 ore sono stati 378 contro 492 di ieri, mentre i nuovi casi diagnosticati poco più di 24mila. Tutti gli indicatori britannici di giornata (morti, contagi e ricoveri complessivi negli ospedali) risultano ora inferiori a quelli registrati dall’Italia.

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