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Covid, l’Inghilterra revoca le restrizioni dalla prossima settimana Attualità Italia e Mondo 

Covid, l’Inghilterra revoca le restrizioni dalla prossima settimana

Dalla prossima settimana restrizioni revocate in Inghilterra. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha dichiarato alla Camera dei Comuni che non sará piú raccomandato alle persone di lavorare da casa “d’ora in poi” e che da giovedì della prossima settimana cesserà l’uso obbligatorio della mascherina e della certificazione Covid. Johnson ha detto che i casi di Covid-19 nel Regno Unito stanno diminuendo e che l’ondata di Omicron ha probabilmente raggiunto il picco a livello nazionale. Questo permette quindi di allentare le restrizioni attualmente in vigore nel Paese. Il premier ha affermato che è giunto il momento di fidarsi della popolazione sull’uso delle mascherine nei luoghi chiusi e affollati, aggiungendo che da domani non sará piú obbligatorio usarle nelle aule scolastiche. Johnson ha anche confermato l’intenzione di porre fine alle regole di auto-isolamento per le persone affette dal Covid-19 nelle prossime settimane. L’obbligo legale sarebbe scaduto alla scadenza dei regolamenti il 24 marzo, ha affermato, ma tale data potrebbe essere anticipata. Il primo ministro ha esaminato gli ultimi dati sul Covid-19 questa mattina con i suoi ministri, prima di rilasciare la sua dichiarazione ai parlamentari. Sono 19.450 le persone ricoverate in ospedale con il Covid-19, secondo i dati aggiornati al 17 gennaio, un dato in calo del 2% settimana su settimana. Piú di 34.000 persone erano in ospedale con il virus al culmine della seconda ondata a gennaio 2021. Altri 94.432 casi di Covid sono stati confermati nel Regno Unito ieri. Nel frattempo, 438 persone sono morte nelle ultime 24 ore, portando il totale dall’inizio della pandemia a 152.513. L’annuncio di Johnson alla Camera dei Comuni arriva mentre la pressione continua a crescere sulle feste e gli incontri tenuti a Downing Street e in altri dipartimenti governativi nel 2020 e nel 2021, in pieno lockdown. Si ipotizza che un voto di fiducia per il primo ministro possa essere innescato dai parlamentari conservatori. Questa mattina sono state inviate circa altre 12 lettere di sfiducia.

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