Covid, Gimbe: “In Campania situazione non allarmante ma ci sono pochi tamponi e crescono i contagi”
La situazione in Campania non è certamente drammatica, il contagio da coronavirus appare sotto controllo ma i numeri degli ultimi giorni inducono a delle riflessioni. Lo riferisce uno studio condotto da Gimbe, organizzazione indipendente fondata nel 1996, che si basa sul numero di tamponi faringei effettuati.
E’ proprio su questo punto che la Campania non sembrerebbe rivelarsi diligente come invece professa Vincenzo De Luca. “La regione Campania si assesta in ultima posizione per numero di tamponi diagnosticati ogni 100.000 abitanti“, è quanto riferisce Gimbe e quanto riporta Il Corriere della Sera. La media nazionale si assesta a 570 tamponi ogni 100mila abitanti, mentre in Campania il numero scende fino a toccare quota 217.
La Regione, tra l’altro, si ritrova in settima posizione per quanto riguarda i nuovi contagi emersi nel corso dell’ultima settimana, facendo “peggio” solo di Lombardia, Veneto, Lazio, Liguria, Piemonte e Toscana. In pratica, con 28 casi, la Campania è la Regione con il maggior numero di nuovi contagiati nel Mezzogiorno.
Lo studio di Gimbe, per entrare nello specifico, incrocia due dati: la prevalenza (numero dei casi ogni 100mila abitanti) e l’incremento dei contagi totali misurato in percentuale. Il primo serve a cogliere la densità dei casi certi e di fare una stima su quelli non noti, il secondo permette invece di comprendere la velocità di diffusione del Covid-19. Dati che fanno emergere una precisa situazione: “al 22 luglio la Campania è seconda, dopo la Calabria, per incremento percentuale dei casi“.
Dall’inizio della pandemia, infine, la Campania ha effettuato 316.191 tamponi, che hanno permesso di rilevare 4.858 casi (434 invece i decessi). Numeri che collocano la Regione all’undicesimo posto a livello nazionale, ben distante da Lombardia (1.217.829 ) e Veneto (1.138.625).
