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Covid, Francia da paura: 10mila casi in 24 ore Italia e Mondo 

Covid, Francia da paura: 10mila casi in 24 ore

Boom di contagi in Francia in 24 oreSono poco meno di 10.000 (9.843) i nuovi casi positivi al Covid-19 in Francia, cifre che confermano il trend al rialzo di tutti i parametri epidemici. La Direzione generale della Sanità comunica anche il decesso di 29 persone nell’ultima giornata (totale a 30.813) mentre i ricoverati per coronavirus negli ospedali sono stati 352 in 24 ore, un numero in calo rispetto agli ultimi 2 giorni. Nei reparti di rianimazione sono entrati da ieri 54 pazienti, anche qui una cifra inferiore rispetto agli ultimi 2 giorni. Sono 32 le scuole e 524 le classi che sono state chiuse in Francia finora dalla riapertura del 1 settembre: lo ha comunicato il portavoce del governo, Gabriel Attal, parlando questa mattina alla tv BFM. Attal ha precisato che gli istituti che hanno dovuto chiudere sono “lo 0,05%” del totale sul territorio.

GRAN BRETAGNA– Torna a sfiorare quota 3000 l’incremento giornaliero dei contagi da coronavirus nel Regno Unito, saliti secondo i dati delle ultime 24 ore censite diffusi oggi dal ministero della Sanità a 2919, con un numero di morti pure in leggero aumento fino a 14. Si tratta del terzo picco più elevato di nuovi casi nell’ultima settimana, mentre tornano a calare seppur di poco i ricoveri e i pazienti sottoposti a ventilazione assistita (837 e 80 rispettivamente in totale nell’intero Paese). Il numero dei test quotidiani eseguito continua ad attestarsi intanto oltre i 175.000, cifra record in Europa. Ieri il premier Boris Johnson ha annunciato una stretta sui contatti sociali a non oltre 6 persone, in pubblico e in privato, vincolante per legge e con minaccia di provvedimenti di polizia per i trasgressori, nel tentativo di frenare il rimbalzo della pandemia, di evitare il trend ancor più allarmante di Paesi come Spagna o Francia e di allontanare lo spettro di un secondo lockdown nazionale.  La Scozia s’allinea all’Inghilterra sulla stretta ai contatti sociali di fronte al nuovo incremento di casi di coronavirus adottando a sua volta la ‘regola del 6’ annunciata ieri per la nazione del Regno dal governo britannico di Boris Johnson: il divieto di radunarsi in più di 6 persone, in pubblico o in privato. La decisione è stata formalizzata dalla first minister Nicola Sturgeon a nome del governo locale d’Edimburgo, competente sulla materia in forza della devolution. Sturgeon ha chiarito che l’alleggerimento delle restrizioni sul numero delle persone autorizzate a riunirsi in luoghi come case o palestre (finora 12) previsto a partire da lunedì prossimo non avrà ovviamente luogo. Ha poi spiegato che il giro di vite è legato al rimbalzo dei contagi, saliti di altri 161 in Scozia nelle ultime 24 ore. Come in Inghilterra saranno esentati dalla nuova ‘regola del 6’ gli impianti sportivi, i luoghi di preghiera, i matrimoni e i funerali, dove comunque è imposto un tetto di 20 persone e il rispetto del distanziamento; negli incontri privati (fra un massimo di due nuclei familiari) saranno inoltre esclusi dal conteggio i bambini sotto i 12 anni

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