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Covid, De Luca: «Otto casi in campo rom, positivo migrante arrivato da Lampedusa. Servono controlli rigorosi alle frontiere» Attualità Primo piano 

Covid, De Luca: «Otto casi in campo rom, positivo migrante arrivato da Lampedusa. Servono controlli rigorosi alle frontiere»

«Complessivamente le persone rientrate dalla Serbia in 48 ore sono 30. Questo conferma la necessità che l’Italia abbia un controllo più serio ai confini rispetto ai giorni scorsi». Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca  in diretta Facebook nel consuento appuntamento del venerdì. «Il governo – ha detto riferendosi anche alla Serbia – ha deciso di chiudere le frontiere nei confronti di Paesi di dell’est Europa che hanno una forte epidemia ma dobbiamo fare di più, perché quelli di ora non sono rigorosi e non possiamo permetterci di avere una epidemia da importazione. Trenta persone dalla Serbia possono essere un problema». De Luca ha anche ricordato che «la squadra dell’Asl Napoli 1 lavora al campo rom di Scampia e controlla chi arriva, cosa che dovrebbero fare la polizia di stato e la polizia municipale». «Al momento abbiamo fatto una ottantina di tamponi nel campo rom di Scampia, di cui 8 sono positivi. Tre di essi sono arrivati nella notte in auto dalla Serbia». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una diretta Facebook facendo il punto sul focolaio del quartiere a nord di Napoli. «L’episodio che riguarda campo rom – ha detto – è partito con il controllo di una giovane donna incinta e i controlli ai suoi familiari. Ma nella notte appena hanno saputo dell’infezione sono arrivati altri tre parenti dalla Serbia». «Ieri – ha aggiunto il governatore – sono arrivati a Napoli in bus o auto 12 extracomunitari provenienti da Lampedusa, portati a Napoli da un’associazione di volontariato. A Lampedusa avevano fatto i test rapidi tutti negativi, a Napoli abbiamo fatto i tamponi a tutti e uno è risultato positivo. Faccio appello alle associazioni perché abbiano massima prudenza e attenzione. Noi siamo impegnati ma non possiamo rincorrere ogni migrante o persona che arriva dall’Est Europeo che arriva sostituendoci alle forze dell’ordine. Il mio appello è che abbiano più rigore nel controllo alle frontiere».

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