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Covid 19, lo strazio di un’infermiera: “Corpi vittime di epidemia richiusi in un sacco” Attualità Primo piano 

Covid 19, lo strazio di un’infermiera: “Corpi vittime di epidemia richiusi in un sacco”

Racconto choc di un’infermiera nell”era dell’ epidemia del Covid 19. Lo scrive in una lettera inviata a le Cronache una operatrice sanitaria di un nosocomio del territorio salernitano, una di quelle che lavorano in trincea, in questo periodo di straordinaria emergenza.  Lavora in un pronto soccorso di uno dei nostri tanti ospedali, dove si susseguono gli arrivi di pazienti contagiati dal coronavirus. E il suo racconto è davvero straziante: “Non è semplice per noi infermieri chiudere un corpo in un “sacco”, è innaturale! Quel corpo ma soprattutto quella persona non solo ha perso la vita ma ha perso la dignitá che aveva, perché purtroppo muore da solo!”. Poi la donna aggiunge nella sua lettera: “Alle 7 torni a casa, dopo ore e ore di lavoro massacrante. Quando sei in auto pensi a quanto successo, spesso piangi perché non hai potuto farlo prima e crolli. Ma ti rialzi perché questo lavoro lo hai scelto”.

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